E’ appoggiata dalla lista Riconquistare l’Italia, espressione del Partito nazionale Fronte sovranista italiano. “Faremo una campagna elettorale basata sulla verità. Lo Stato deve tornare a compiere decisi interventi e investimenti

GUBBIO – Alle Regionali 2019, l’eugubina Martina Carletti è candidata alla Presidenza della Regione Umbria per la lista Riconquistare l’Italia, espressione del Partito nazionale Fronte sovranista italiano.

Si tratta di un partito popolare nato nel 2016 in Italia, con leader nazionale Stefano d’Andrea. Un gruppo di quasi mille militanti in Italia, che ha dapprima costituito un’associazione che si è poi trasformata in partito. “Si tratta di un’avanguardia politicaspiega Martina Carlettiche partendo dal conflitto tra Trattati Europei e la nostra Costituzione, vuole riapplicare i principi costituzionali.

Noi crediamo che la crisi che c’è in Italia da oltre trent’anni, dipenda dal fatto che da destra a sinistra esista un unico partito liberista che ha svuotato lo Stato delle sue funzioni lasciandolo in balia del dominio dei mercati”.

Martina Carletti, 29enne eugubina, operaia, lavora in Svizzera circa sette mesi l’anno precaria, e per il restante tempo dal 2014 si occupa della costituzione del Partito popolare sovranista. “Per noi Sovranismo è socialismospiega la Carlettied applicazione della Costituzione, disapplicata a partire dall’entrata nei meccanismi dell’Unione Europea. Sovranismo è un termine che è stato manipolato ad arte, e non c’entra nulla con le istanze della destra euroscettica”.

Questo il programma che Martina Carletti presenta da candidata alla Presidenza della Regione Umbria, con il lavoro, i trasporti, la sanità, i rifiuti, la campagna elettorale basata sulla verità, come temi cardine da sviluppare e approfondire quotidianamente tra la gente.

Per quanto riguarda il lavorodice la Carlettibisogna frenare la diffusione di grandi strutture di vendita e multinazionali, che da un lato mettono in difficoltà le economie delle città come Gubbio, la cui economia ne esce molto indebolita.

E dall’altro lato non sono occasioni per la creazione di posti di lavoro stabile e ben remunerato. La Regione deve destinare fondi adeguati per il sostegno delle piccole attività commerciali e artigianali, non lasciando soli i Comuni, con le loro poche risorse, nell’organizzazione di rassegne ed occasioni di aggregazione culturale e del tempo libero.

Per i trasporti occorre assolutamente ricreare una sinergia di complementarietà e non di concorrenzialità, rafforzando quello che è il trasporto locale. Gubbio è sempre più isolata, e visto che è una delle città più importanti dell’Umbria, anche sotto il profilo turistico, è inaccettabile che non vengano incrementate le corse del trasporto pubblico su gomma.

In sanità, noi vogliamo andare verso un sempre un più deciso rafforzamento del pubblico, e riteniamo che sia inaccettabile la chiusura sul territorio di piccoli ospedali, punti nascita, e una continua privatizzazione.

Per la gestione dei rifiuti crediamo che debba tornare tutto il controllo delle discariche in mano alla Regione, perchè la salute pubblica non può più rappresentare possibilità di profitto per i privati.

Faremo una campagna elettorale basata sulla verità, nel senso che non illuderemo i cittadini con promesse di bonus e regalie varie, e ovunque andremo spiegheremo che la crisi degli ultimi decenni dipende da una classe dirigente dissennata e che lo Stato deve tornare, per far ripartire l’economia, a compiere decisi interventi e investimenti compreso un piano industriale nazionale senza il quale i territori saranno sempre di più destinati all’incuria e all’abbandono.

L’Umbria in particolare ha subito politiche di deindustrializzazione trasformandosi in parte del Mezzogiorno”.

In conclusioneafferma Martina Carlettiè necessario che dai territori parta una voce di protesta organizzata, che si contrapponga alle scelte insensate compiute dalla seconda Repubblica”.

Francesco Caparrucci Fotografie Cronaca Eugubina