Edoardo De Angelis: “Andavo a scuola in un Liceo di Roma, e spesso mi veniva a trovare un amico che studiava chitarra. Un giorno lasciò questa chitarra a casa mia, e così iniziai con i primi accordi, e scrissi qualcosa di mio. La mia carriera è iniziata così“
GUBBIO – Stamattina (martedì 26 marzo), presso l’Edificio Scolastico in via Perugina, nell’ambito del “Progetto cantautori” curato dal docente Fausto Paffi, il cantautore Edoardo De Angelis ha incontrato i giovani studenti delle terze classi delle Scuole medie Mastro Giorgio – Nelli, di Mocaiana e Branca.
Accompagnato e presentato dal cantautore eugubino e docente Paolo Brancaleoni, Edoardo De Angelis ha raccontato agli studenti di Gubbio la sua lunga esperienza di cantautore/compositore e le collaborazioni con De Gregori, Dalla, Endrigo, Cocciante, Mina.
De Angelis, accompagnandosi con la chitarra classica, ha cantato alcune canzoni del suo repertorio, alcune riguardanti l’universo femminile. “E’ come se fossero storie raccontate, la chitarra è soltanto uno strumento“, ha spiegato agli studenti Paolo Brancaleoni.

Incontro con Edoardo De Angelis
Quindi una professoressa ha chiesto a De Angelis come nasce una canzone? “Non c è un metodo, una regola. – ha risposto il cantautore romano – Ci sono canzoni che non ti danno neppure il tempo di scriverle, altre invece richiedono del tempo. Ad esempio, avevo degli appunti su Galileo perché volevo scrivere una canzone su di lui. Ma non riuscivo a scriverla.
Poi un giorno in televisione ho sentito un’intervista di Borges, che diceva che un libro lo scriveva come se dovesse raccontare una storia ad un amico. Così ho pesato che doveva essere Galileo a raccontare la sua storia e non io. In un pomeriggio ho scritto la canzone“.
Un giovane alunno ha chiesto: “Come ha iniziato la sua carriera?“. Edoardo De Angelis ha risposto: “Andavo a scuola in un Liceo di Roma, e spesso mi veniva a trovare un amico che studiava chitarra. Un giorno lasciò questa chitarra a casa mia, e così iniziai con i primi accordi, e scrissi qualcosa di mio. Ho iniziato così“.
Poi De Angelis ha concluso l’incontro con questa riflessione, sollecitata da una domanda di un alunno. “Ogni epoca ha un linguaggio musicale, e ogni epoca rispecchia il momento culturale e tutte le espressioni artistiche ne risentono. Negli anni ’70 si viveva un grande momento culturale, oggi l’epoca in cui viviamo è un momento di pieno medio evo.
La tendenza è quella di non usare più le parole, ma uno slang. Ci sono poche idee e forse non molto buone. L’unica speranza è che possa arrivare per voi un altro rinascimento“.
Nel pomeriggio, alle ore 17,30 presso la sala ex Refettorio della Biblioteca Sperelliana, il cantautore Edoardo De Angelis presenterà il suo nuovo disco e un libro.
Francesco Caparrucci – Fotografie Cronaca Eugubina