Ancillotti: “La scelta di fare a Gubbio la sede di questo corso è perché la città è stata in grado di offrire un ambiente adeguato e consono alle aspettative sia dell’Università che degli studenti stessi

Stirati: “La volontà di tenere attività di alta formazione rappresenti uno dei capisaldi dell’Amministrazione comunale

GUBBIO – Si è tenuta stamane (giovedì 15 marzo) in Sala consiliare la conferenza stampa di presentazione del secondo anno dei corsi di specializzazione in beni storico artistici programmati sulla base del Protocollo d’intesa siglato nel luglio 2016 tra Comune di Gubbio e Università degli Studi di Perugia.

Erano presenti il sindaco Filippo Stirati, l’assessore alla cultura Augusto Ancillotti, il direttore del Dipartimento di lettere dell’Università degli Studi di Perugia professor Mario Tosti, il direttore del corso di specializzazione Francesco Mancini, il direttore amministrativo della Scuola Dottoressa Catia Mariotti e la collaboratrice Clarissa Sonno.

I corsi iniziati due anni fa approfondiscono aspetti legati ai Beni culturali e nascono dalla collaborazione tra sei Università: oltre a Perugia infatti hanno aderito l’Università di L’Aquila, Teramo, Campobasso, Urbino e Matera.

Ad aprire la conferenza stampa è stato l’assessore Augusto Ancillotti che si è dichiarato  “orgoglioso di essere stati in grado come Amministrazione comunale di attrarre l’Università di Perugia in un progetto così ambizioso quanto prezioso. La scelta di fare a Gubbio la sede di questo corso è perché la città è stata in grado di offrire un ambiente adeguato e consono alle aspettative sia dell’Università che degli studenti stessi“.

Occorre precisare che il corso attualmente ha la sua sede nel Centro Servizi Santo Spirito, ma si tratta di una situazione, sebbene decorosa, provvisoria perché sarà poi l’ex Convento di San Benedetto (dove si stanno peraltro ultimando i lavori) ad essere la sistemazione definitiva non solo dei corsi ma anche delle residenze degli studenti.

Il direttore del Dipartimento di lettere dell’Università di Perugia Mario Tosti ha precisato che è proprio  il Dipartimento la struttura all’interno della quale è stata istituita la scuola di specializzazione. Tosti ha ioltre dichiarato di essere orgoglioso di questa iniziativa: “si tratta di un esempio virtuoso di Università delocalizzata, di corsi fuori sede, e Gubbio è un esempio virtuoso di una collocazione idonea e famosa per la sua storia e per la sua identità. Certamente Gubbio rappresenta un forte fattore di attrazione per le sue pietre e per la sua bellezza architettonica“.

Il direttore della scuola Francesco Mancini ha aggiunto: “il corso vanta un buon numero di iscritti con studenti fuori sede e questa è un segnale della validità della scuola stessa“.

Alcuni numeri: 17 erano gli iscritti al corso nello scorso anno accademico che rapportato ad altre scuole di specializzazione rappresenta sicuramente un dato significativo (la scuola ad esempio di specializzazione di Roma ne ha solamente 9).

Per l’anno in corso si parla di 15 studenti ma forse il numero potrà salire a 17 per il trasferimento di due studenti da Università diverse. I docenti che si muovono all’interno della scuola sono ben 52 e provengono ovviamente anche da altre Università consorziate e non solo: si tratta molto spesso di figure apicali ad esempio del Ministero dei Beni Culturali, sovrintendenti e direttori di Musei.

A concludere la conferenza stampa è stato il sindaco Filippo Stirati, che ha precisato come “la volontà di tenere attività di alta formazione rappresenti uno dei capisaldi dell’Amministrazione comunale.

Essa ha come scopo non solo quello di innalzare il livello culturale della città ma anche quello di andare incontro a quella che è la vocazione del territorio eugubino di fungere da cerniera tra regioni, e ovviamente Gubbio in questo ha un ruolo di significativa attrattiva.

Congiuntamente ciò offre anche la possibilità da parte dell’Amministrazione di riqualificare edifici storici di indubbio prestigio presenti nella città a partire appunto dal complesso di Santo Spirito, quello di San Benedetto che ricordiamo sarà la sede futura della scuola di specializzazione e anche lo stesso ex Seminario ora sede della Lumsa. Si tratta di importanti opportunità di promozione del territorio“.

Di Fabiana BlasiFotografie Cronaca Eugubina