Giuseppe Belardi: “L’’Amministrazione potrebbe ridurre tariffe e imposte perché sono al massimo“. Kim Terhorst: “Avevo trovato una ragazza, ma per la crisi e la burocrazia non l’ho potuta tenere con me

Diego Anastasi: “L’Amministrazione deve valorizzare Corso Garibaldi”. Renato Lugni: “Occorre promuovere il turismo a Gubbio“. Germano Picchi: “La pubblicità non ha dato grandi risultati

Foto Gubbio

Via Piccardi

GUBBIO – Il 2017 è l’anno della ripresa economica, o ancora la crisi imperversa tanto a livello nazionale quanto in ambito locale? E, soprattutto, l’economia eugubina, da segni di ripresa in questi primi sei mesi del 2017, oppure bisognerà aspettare la seconda parte dell’anno per vedere sensibili miglioramenti?

A questo proposito abbiamo posto quattro domande ad alcuni commercianti eugubini: 1) Qual è stato l’andamento economico della prima parte del 2017 e cosa si prevede per la seconda parte dell’anno? 2) Quali sono state le difficoltà principali dal punto di vista economico e come sono state affrontate? 3) Cosa può fare l’Amministrazione comunale per alleviare questo momento di crisi e come può venire incontro a commercianti e imprenditori eugubini? 4) Avete investito in nuova occupazione oppure no?

Foto Renato Lugni

Renato Lugni

Renato Lugni (Alimentari Lugni Renato)

Devo dire che nel periodo pasquale c’è stata una piccola ripresa del turismo e delle presenze in città, anche se si tratta di un turismo mordi e fuggi. Per la seconda parte dell’anno, mi accontenterei se in città venisse il numero di gente che è venuta per Pasqua, anche se la speranza è di tornare al 75-80% del numero di turisti che veniva qui a Gubbio prima del terremoto.

La difficoltà principale è stata far fronte alla cattiva informazione sul terremoto che coinvolgeva anche zone come la nostra, che non sono state colpite direttamente, soprattutto perché si incassa poco e c’è sempre da pagare e stiamo facendo grandi sacrifici.

L’Amministrazione comunale deve promuovere il turismo a Gubbio, cercando di far passare il messaggio che non siamo stati colpiti dal terremoto e che non abbiamo subito danni. Sul piano della nuova occupazione, non abbiamo investito perché la nostra è un’impresa familiare ed è sempre stata così”.

Foto Germano Picchi

Germano Picchi

Germano Picchi (La Bottega del Norcino)

Nella prima parte dell’anno abbiamo registrato un calo del 50%. La pubblicità non ha dato grandi risultati, abbiamo avuto la Festa dei Ceri, Pasqua e i ponti del 25 aprile e 1° maggio, ma non abbiamo la bacchetta magica e se non arrivano stranieri la vedo dura. Per la seconda parte dell’anno, spero che le iniziative e gli eventi che verranno organizzati possano portare un miglioramento e più gente a Gubbio.

Le difficoltà di questo periodo ci hanno portato a ridurre spese ed investimenti, stando molto accorti negli acquisti. L’Amministrazione per quello che può ha fatto qualcosa per la nostra città, facendo pubblicità alla Festa dei Ceri o organizzando eventi culturali di spessore, come la mostra sotto le Logge o eventi che ci saranno nei prossimi mesi, la mostra sulla ceramica e il Festival del Medioevo.

Purtroppo il turismo lo muovono Norcia e Assisi, noi viviamo del loro riflesso, quindi se sono in difficoltà tutti lo siamo. Anche per quanto riguarda investire su nuova occupazione, penso che in questo periodo sia un salto nel buio farlo e ci sia bisogno di stare accorti nelle spese e aspettare tempi migliori”.

Foto Kim Terhorst

Kim Terhorst

Kim Terhorst (Volta La Carta)

In questa prima parte dell’anno abbiamo lavorato con i clienti abituali, ad esempio con chi doveva laurearsi, oppure con gruppi di persone che dovevano fare un regalo o realizzare bomboniere. A differenza dello scorso anno i turisti stranieri non sono ancora arrivati, si tratta comunque di un turismo mordi e fuggi.

Per la seconda parte cerchiamo di essere fiduciosi e ottimisti, che ci sia una ripresa nel settore turistico e che più gente venga in città.

La difficoltà principale è stata la mancanza di clienti, che si affronta con inventiva cercando di realizzare prodotti nuovi e infondere curiosità, vorrei provare anche a vendere nel mercato estero i miei prodotti. L’Amministrazione dovrebbe cercare di organizzare con gli operatori turistici dei pacchetti interessanti che comprendano anche l’artigianato, per far capire ai turisti che qui le botteghe artigiane ci sono.

Io sono anche propensa a far conoscere come si lavora la pelle ai turisti che sono interessati. Avevo trovato una ragazza che avrebbe lavorato con me, ma sia per la crisi che per la lunga burocrazia italiana, non ho potuto tenerla con me”.

Foto Giuseppe Belardi

Giuseppe Belardi

Giuseppe Belardi (Abbigliamento Franco Belardi)

Analizzando la prima parte dell’anno, bisogna fare una differenza tra clienti stanziali e turisti. Per quanto riguarda la prima tipologia di clienti continua la fase di stasi che stiamo vivendo a causa della crisi, in quanto le persone non hanno possibilità di acquistare.

Bisogna anche dire che il centro storico ha meno appeal rispetto agli anni scorsi in quanto svuotato di servizi come ospedali e banche e perché in questa città sta aumentando il commercio fuori dalla città con la grande distribuzione. Parlando dei turisti, dopo il secondo terremoto abbiamo subito un calo del 80/85%, gli eventi che si organizzano sono solo delle piccole gocce e si tratta di un turismo mordi e fuggi.

Gubbio è una città che si può visitare in un giorno e non c’è nulla per far restare il turista per 3-4 giorni. Il Corso sta subendo un depauperamento, bisognerebbe rendere le vie più appetitose per i clienti. L’Amministrazione potrebbe far tutto o niente, intanto le risorse del Governo centrale non sono sufficienti, è comunque attenta a tutto, ma non ha le forze necessarie. L’unica cosa che si potrebbe fare è la riduzione di tariffe e imposte perché sono al massimo.

Poi bisogna anche dire che ci sono degli aspetti che non facilitano la risalita come ad esempio i lavori di via Perugina che limitano una delle principali vie d’ingresso alla città. Purtroppo siamo sovradimensionati, quindi con il fatturato che diminuisce non è possibile investire su nuova occupazione in questo momento“.

Foto Diego Anastasi

Diego Anastasi

Diego Anastasi (Tentazioni)

Quest’anno ho iniziato se si può dire una nuova attività, quella di vendere scarpe prodotte da me in una mia collezione. Devo dire che è stata una prima parte dell’anno positiva perché ho riscontrato una clientela molto curiosa, quindi è andata oltre le aspettative, i social mi hanno aiutato a far conoscere la mia attività e Gubbio ha risposto bene.

Ho voluto puntare sull’innovazione e sul proporre qualcosa di diverso. Molte persone hanno voluto scoprire quello che stavo facendo, soprattutto parlando di qualità, di dettagli senza fossilizzarsi molto sul prezzo come in molti fanno al giorno d’oggi.

Foto Corso Garibaldi

Corso Garibaldi

L’Amministrazione deve valorizzare Corso Garibaldi, ad esempio mettendo un cartello come quelli dei monumenti con scritto ‘via dello shopping’ che potrebbe attirare molti turisti, si potrebbe inoltre chiuderlo nei mesi dove il turismo è più concentrato e abbellirlo, creando una gara floreale tra fiorai della città che potrebbero ciascuno occuparsi di un tratto del Corso.

Non serve investire in nuova occupazione, ma sul cambiamento, i commercianti devono capire quello che può servire per poter andare avanti in questo campo”.

Di Ilaria StiratiFotografie Cronaca Eugubina