Il sindaco Filippo Stirati: “Già nel maggio dello scorso anno ero andato in visita al ‘Museo nazionale delle arti e tradizioni popolari’ a Roma e avevo potuto vedere di persona i Ceri mezzani collocati nei bellissimi spazi all’Eur. Ora ci sarà la possibilità di ammirarli nelle loro fattezze d’epoca direttamente a Gubbio, nella Sala dell’Arengo

Foto Ceri mezzani 800

Filippo Stirati con i Ceri dell Ottocento

GUBBIO – L’inaugurazione della mostra dedicata ai Ceri mezzani dell’Ottocento si terrà sabato 25 gennaio alle ore 11.30 in Sala consiliare, subito dopo proseguirà alla sala dell’Arengo di Palazzo dei Consoli, dove sarà possibile visitarla.

La mostra sarà aperta fino al 26 aprile a Palazzo dei Consoli. La mostra è compresa nel prezzo del biglietto di accesso, mentre gli eugubini avranno un prezzo speciale di 3 euro.

I Ceri mezzani dell’800 sono arrivati  a Gubbio sabato 11 marzo direttamente dal ‘Museo nazionale delle arti e tradizioni popolari’ di Roma.

Si tratta di manufatti costruiti a grandezza naturale nel 1894, venduti al museo nel 1909 e utilizzati negli anni ‘50 per un evento sulle grandi feste tradizionali italiane. L’operazione di trasporto è stata coordinata dal Comune, d’intesa con  l’Università dei muratori e altri soggetti privati.

Foto Ultima Muta

La conferenza stampa in Comune

Già nel maggio dello scorso annocommenta  il sindaco Filippo Mario Stiratiero andato in visita al ‘Museo nazionale delle arti e tradizioni popolari’ a Roma e avevo potuto vedere di persona i Ceri mezzani collocati nei bellissimi spazi all’Eur. Ora ci sarà la possibilità di ammirarli nelle loro fattezze d’epoca direttamente a Gubbio, nella Sala dell’Arengo.

Vogliamo ringraziare  per la disponibilità e la fattiva collaborazione l’Università dei Muratori, la ditta ‘Ikuvium’ e l’azienda ‘Centro Noleggi Martinelli’ che hanno reso possibile questa occasione unica per la città di Gubbio“.

Foto Ceri mezzani dell'800

Ceri mezzani dell’800

Via via che noi procediamo in questo lavoro culturaleha affermato Filippo Stiratici rendiamo conto che c’è tanto ancora da documentare, da raccogliere tra le nostre memorie per la ricostruzione antropologico culturale che ha a che fare con la Festa dei Ceri. Non si può fare a meno di questa documentazione, umana e culturale e colgo l’occasione per dire in maniera forte e significativa che è stato fondamentale il lavoro del Tavolo istituzionale della Festa dei Ceri, che è il suo vero lavoro.

Il Tavolo si occupa degli aspetti prettamente culturali, abbiamo lavorato per dare corpo a questi aspetti che sono indispensabili anche per colmare una grave lacuna, di cui siamo stati vittime come comunità, che ci ha visto fuori dal riconoscimento Unesco, cosa che resta, a mio avviso, nei radar dell’Amministrazione comunale, è evidente che vorremo recuperare questo riconoscimento che riteniamo ovvio, con la necessità di fare queste operazioni a livello culturale.

Foto Filippo Stirati

Il discorso del sindaco Filippo Stirati

Ecco il Museo multimediale della Festa dei Ceri, il Centro di documentazione presso la Biblioteca Sperelliana con le attività formative che sono state poste in essere. Questa strategia è fondamentale, così come lo sono quelle attività culturali e celebrative che ci vedranno protagonisti quest’anno, ad esempio sul Col di Lana per questo centenario che è fatto anch’esso di tanti contenuti di documentazione storica, di testimonianza.

Questo è il lavoro che ci compete e quello che ha ispirato l’iniziativa che inaugureremo sabato 25, vale a dire il ritorno dei Ceri mezzani dell’Ottocento che sono anche la dimostrazione della capacità e della manualità delle maestranze eugubine di allora”.

Foto Augusto Ancillotti

Augusto Ancillotti

Anche l’assessore alla cultura Augusto Ancillotti è intervenuto sulla mostra: “L’idea nostra di questo corso di formazione e preparazione non è un episodio così che cade nel vuoto o che serve per riempire un momento particolare del nostro percorso, in realtà, dal nostro punto di vista, è strumento per creare la possibilità che la nostra città abbia un certo numero di persone formate adeguatamente affinché possano occuparsi di questo Centro studi e utili alla comunità e a chi da fuori vuole interessarsi ai contenuti della nostra Festa, che è sempre stata riconosciuta a livello nazionale.

I nostri Ceri erano stati acquistati per la mostra del 1911, per rappresentare le tradizioni della religiosità popolare delle nostre città. Trovare i nostri Ceri esposti a Roma in quella circostanza significa che questo museo e gli studiosi che si occupano di questi valori hanno sempre riconosciuto inalienabile questa presenza ed è un motivo di orgoglio per la nostra comunità”.

Foto Patrizia Cirino

La Dottoressa Patrizia Cirino

La Dott.ssa Patrizia Cirino si è concentrata sull’importanza del Centro di Documentazione che si trova alla Biblioteca Sperelliana affermando che è un luogo nel quale si mettono in movimento un flusso di significati.

È un luogo non di silenzio come lo è generalmente, ma un luogo inclusivo, accogliente e d’incontro tra generazioni, perché l’aspetto fondamentale è confrontare le memorie e costruire un dialogo tra le generazioni.

Come già detto, viene svolto, tutti i sabati mattina, anche un corso di formazione, al quale può partecipare chiunque, senza limiti di età o di genere.

Fotografie Cronaca Eugubina