Il sindaco Filippo Stirati: “La vicenda dei Quaranta Martiri è un tratto distintivo, dico sempre che è scritta nella Costituzione di Gubbio, anche con i suoi tormenti, con le sue inquietudini, con i suoi interrogativi e con le sue contraddizioni“

“Nel segno dei padri”
GUBBIO – Domenica pomeriggio al Centro Congressi Santo Spirito, si è svolta la presentazione del libro “Nel segno dei padri” scritto del giornalista eugubino Giacomo Marinelli Andreoli.
Il libro narra la storia dell’amicizia epistolare tra Guglielmina Roncigli e Peter Staudacher, accomunati dallo stesso destino, vale a dire la morte dei padri durante la Seconda Guerra Mondiale. Guglielmina è figlia di uno dei Quaranta Martiri, uccisi dall’esercito tedesco il 22 giugno 1944, mentre Peter è figlio del militare tedesco ucciso due giorni prima a Gubbio, la cui morte provocò l’eccidio.
“Ho conosciuto questa storia – ha affermato l’autore del libro Giacomo Marinelli Andreoli – per caso, dopo un’intervista che feci a Guglielmina Roncigli nel 2004. L’idea del libro è nata successivamente, ma un giorno fondamentale che ricordo con grande emozione è una domenica di gennaio del 2012: la signora Roncigli mi chiamò al cellulare per dirmi e darmi delle cose.
Quel giorno lei mi affidò la sua storia, perché sapeva che non aveva molti giorni di vita. Non mi aspettavo che questa storia mi catturasse così tanto, come mi disse un mio amico giornalista questa storia ha scelto me”.

Presentazione del libro “Nel Segno dei Padri”
Durante la presentazione è intervenuto il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati: “Sono nato esattamente dieci anni dopo l’eccidio dei Quaranta Martiri e sono cresciuto nel racconto degli adulti con la continua testimonianza di quanto questo avvenimento avesse segnato la nostra comunità. La vicenda dei Quaranta Martiri è un tratto distintivo, dico sempre che è scritta nella Costituzione di Gubbio, anche con i suoi tormenti, con le sue inquietudini, con i suoi interrogativi e con le sue contraddizioni.
Devo dire che in questo libro è stato molto bravo l’autore, perché non era così semplice, banale e scontata questa operazione, quella di cucire una serie di lettere, testimonianze, vicende con la capacità di rispettare e di certificare, delle verità, dei fatti, dei contesti, delle situazioni”.

Deposizione corone al Mausoleo dei Quaranta Martiri
“Ho letto in anteprima questo libro – ha affermato il Vescovo Mario Ceccobelli – con grande emozione. Quando ho concluso la lettura di questo libro, ho avuto due pensieri: il primo è che, durante i miei anni d’episcopato a Gubbio, non sono riuscito a conoscere Guglielmina.
Questo mi dispiace, perché se avessi saputo prima di questa storia, l’avrei cercata perché si è manifestata una donna di grande spessore che ha vissuto la sofferenza con una dignità particolare, quasi la nascondeva e poi sia lei che Peter sono cresciuti con la nostalgia del padre.
L’altro sentimento è stato quello di ritornare al Mausoleo e devo dire con grande sorpresa che nel libro dei visitatori ho letto la stessa frase che ha spinto me, ovvero: Dopo aver letto questo libro, sono stato spinto al Mausoleo”.
Il volume è già distribuito da Marsilio editore nelle principali librerie nazionali ed è anche in versione ebook.
Di Ilaria Stirati