Aveva urtato la sponda con l’auto, era rimbalzato nella carreggiata scontrandosi frontalmente con un mezzo che proveniva dal senso opposto
GUBBIO – Adesso che c’è scappato il morto qualcuno si preoccuperà di prendere a cuore una situazione che, in tutta sincerità avevamo denunciato mesi e mesi orsono: vanno verificate in maniera attenta le condizioni di sicurezza di tutta la pista ciclabile che in alcuni punti, secondo molti, presenterebbe accidenti pericolosi.
E il controllo deve essere molto accurato visto che la precarietà della sicurezza non c’è soltanto per i ciclisti, ma anche per gli automobilisti. Il cordolo lungo la Leonardo da Vinci infatti sarebbe stato, nel giugno scorso, la causa dell’incidente nel quale era rimasto coinvolto Raffaele Moretti, classe 1928. L’anziano era alla guida della propria auto quando all’improvviso ha urtato contro il cordolo vicino alla rotonda che si trova davanti alla caserma dei carabinieri. E’ rimbalzato nella carreggiata opposta finendo contro un’auto che sopraggiungeva proprio in quel momento.
L’impatto frontale è stato molto forte e le condizioni di Moretti sono subito sembrate gravi. Da quel giorno, era il 9 giugno, è rimasto in cura all’ospedale di Branca ma non si è più ripreso e l’altro ieri è deceduto. Oggi pomeriggio nella chiesa di Sant’Agostino alle ore 15 i funerali. E’ atteso per la celebrazione del rito funebre anche il cardinale Ennio Antonelli, già vescovo di Gubbio. Quanto accaduto, come dicevamo in apertura, ripropone l’esigenza di un immediato intervento.
Il cordolo della pista ciclabile, lo ripetiamo, può essere pericoloso sia per i ciclisti che inavvertitamente possono urtarlo e finire a terra con conseguenze che potrebbe essere tutte le volte anche gravi, così come per gli automobilisti per i quali potrebbe rappresentare una sponda capace di far rimbalzare l’auto in mezzo alla strada con il rischio o di essere tamponati da chi segue o finire in un impatto frontale da chi proviene dal senso opposto con conseguenze facilmente immaginabili. E più in generale è necessario rivisitare in toto l’opera che, oltre che già fatiscente in alcuni punti, in molti sostengono sia scarsamente utilizzata.
Euro Grilli – Fotografie Cronaca Eugubina