Sul palco Cinzia Leone, in una serata memorabile, presentata da Angela D’Onofrio, con la giovane band di Scheggia Mad Acoustic in apertura, dedicata alla memoria di Luca Biasini e alla lotta contro il cancro. 
Gli organizzatori: “È stata una splendida sinergia tra tutte le Associazioni e la Proloco di Isola Fossara, siamo riusciti anche a fare una bella donazione all’AIRC. Per questo vogliamo ringraziare tutti quelli che hanno donato e coloro che ci hanno sostenuto“.

Isola Fossara, Memorial Luca Biasini

ISOLA FOSSARA – “E’ stata la migliore edizione in dieci anni”. Stiamo parlando del Memorial “Luca Biasini”, nato con Enrico Patella e Marco Todisco al Teatro comunale di Scheggia, con l’obiettivo di raccogliere offerte per l’AIRC (Fondazione per la ricerca sul cancro).

Il 13 agosto a Isola Fossara è salita sul palco Cinzia Leone, in una serata memorabile, presentata da Angela D’Onofrio, con la giovane band di Scheggia Mad Acoustic in apertura.

La grande novità di quest’anno è stata la collaborazione con l’AVIS Vittorio Fiorani di Scheggia. “Tutto questo è per te Luca, noi continueremo come ci hai insegnato a credere sempre nella ricerca, sperando che sarà vicino il giorno in cui il cancro verrà sconfitto”.

Gli organizzatori: “È stata una splendida sinergia tra tutte le Associazioni e la Proloco di Isola Fossara, siamo riusciti anche a fare una bella donazione all’AIRC. Per questo vogliamo ringraziare tutti quelli che hanno donato e coloro che ci hanno sostenuto.

Ringraziamo anche il Comune di Scheggia e Pascelupo che da sempre ci sostiene, Cronaca Eugubina e Giancarlo Piergentili che con i loro servizi ci hanno dato un’ottima visibilità, oltre a tutti gli sponsor sempre più numerosi.

I Mad Acoustic hanno aperto la serata, mattatore Nazzareno Mattei, senza il quale non saremo arrivati fin qui. L’esuberante Angela D’Onofrio ha riscaldato la serata per l’attesissima Cinzia Leone, che da subito ha saputo accattivarsi il pubblico.

Tutto questo per un due ore e mezzo di allegria e spensieratezza ricordando Luca Biasini. E’ molto importante credere nella ricerca”.

Francesco Caparrucci