I funerali si terranno sabato 31 agosto, alle ore 10 a Sant’ Agostino, dove è stata allestita la camera ardente nelle sale parrocchiali del Chiostro.
Dagli inizi negli anni ’60 a “La Nazione”, di cui è stato storico corrispondente da Gubbio, alla direzione di Trg di cui è stato uno dei fondatori, Giampiero Bedini ha raccontato per decenni la vita della città di Gubbio e degli eugubini, con uno stile sobrio, asciutto, di cronista vero e appassionato.
Negli ultimi mesi era solito chiamarci spesso al telefono, per confrontarsi sulle notizie della città, soprattutto la cronaca, che non poteva più seguire come un tempo a causa della malattia. 

Giampiero Bedini e il professore Fernando Sebastiani

La voce affatica, la mente lucidissima, Giampiero è stato un esempio di giornalismo fino all’ultimo giorno della sua vita. Quelle telefonate le ricorderemo sempre con grande affetto perchè erano fatte con il cuore. 

GUBBIO – Giampiero Bedini è stato un esempio di morale e di giornalismo durante tutta la sua vita. Dagli inizi come corrispondente de “La Nazione” negli anni ’60, fino alla direzione di Trg di cui è stato uno dei fondatori storici.

Cronista di vecchia maniera, uomo di poche parole e tanta presenza sul territorio e tra la gente, Giampiero Bedini ha raccontato per decenni la vita della città di Gubbio e degli eugubini, con uno stile sobrio, asciutto, di cronista vero e appassionato.

Così scrive in sua memoria l’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria: “Con la morte di Giampiero Bedini scompare una delle firme più autorevoli del giornalismo eugubino e umbro.

A partire dagli Anni Sessanta, Bedini è stato un punto di riferimento dell’informazione locale e un modello di serietà e impegno per molti giovani che anche per merito suo hanno intrapreso la professione giornalistica.

Dalle pagine de ‘La Nazione’ a Radio Gubbio, dalla corrispondenza de “La Voce” alla direzione di TRG, passando dall’esperienza presso l’azienda eugubina del turismo, Bedini ha sempre messo in luce le sue doti professionali e umane: un binomio inscindibile, che non a caso ha caratterizzato la sua intera esistenza di giornalista impegnato e di uomo, vicino ai problemi della comunità e alle vicende del territorio.

Anche di fronte alla malattia e alle avversità della vita, affrontate con grande dignità e coraggio, Bedini si è dimostrato persona di valore, lasciando nell’intera comunità eugubina e in quanti hanno avuto il privilegio di conoscerlo il senso di un vuoto profondo.

L’ODG dell’Umbria, al quale Bedini era iscritto dal 1988, esprime vicinanza alla famiglia e si unisce al cordoglio della comunità eugubina“.

Negli ultimi mesi era solito chiamarci spesso al telefono, per confrontarsi sulle notizie della città, soprattutto la cronaca, che non poteva più seguire come un tempo a causa della malattia.

La voce affatica, la mente lucidissima, Giampiero è stato un esempio di giornalismo fino all’ultimo giorno della sua vita. Quelle telefonate le ricorderemo sempre con grande affetto perchè erano fatte con il cuore.

Francesco Caparrucci