I rappresentanti della CNA (Confederazione Nazionale di Artigiani e Imprese) di Cagli e Cantiano hanno incontrato alcuni titolari di attività presenti lungo Flaminia e Contessa, in vista della riapertura della statale 452 prevista per la fine del 2023.

Muretti statale 452 rovinati dal tempo

Preoccupa il degrado strutturale della Contessa sul lato marchigiano e quello dei muretti di contenimento della montagna. “Le attività economiche della zona e anche della costa lamentano danni economici ingenti derivanti dalla chiusura della Contessa.
Sarebbe davvero un ulteriore beffa, se i lavori dovessero allungarsi o ricominciare per mancanza di visione complessiva dell’intervento“.
Informalmente si parla di un meno 30% di presenze umbre (principalmente da Gubbio, Città di Castello e Foligno) sulla costa marchigiana tra Fano e Pesaro nell’estate 2023.

GUBBIO – I rappresentanti della CNA Marche (Confederazione Nazionale di Artigiani e Imprese) hanno incontrato alcuni titolari di attività presenti lungo Flaminia e Contessa per fare il punto sulla situazione economica commerciale, anche in vista della riapertura della statale 452 Contessa e della possibile conclusione dei lavori sulla Flaminia marchigiana.

Un asset viario Contessa-Flaminia considerato principale, e per la tutela del quale sono state raccolte spontaneamente dalle attività e dai cittadini oltre 4mila firme spedite al Comune di Gubbio via pec dall’avvocato Luigi Santioni, che si è interessato della vicenda dal punto di vista della tutela giuridica.

Il timore dei rappresentanti della CNA di Cagli e Cantiano, è rappresentato dal “degrado strutturale che interessa il lato marchigiano della statale Contessa attualmente non interessato da lavori. Si tratterebbe davvero di un ulteriore gravissimo danno che allungherebbe ulteriormente i tempi di riapertura dell’arteria (previsti per fine anno) e dei relativi collegamenti tra Umbria e Marche“.

Muretti della Contessa, usurati dal tempo

Il riferimento è ai muretti di contenimento della montagna lungo la Contessa, la cui struttura in cemento è usurata dal tempo, con grosse buche da cui spuntano i ferri dell’armatura. Ma si parla anche delle piazzole di sosta dopo la galleria in direzione di Pontericcioli trasformate in discariche a cielo aperto, e delle condizioni in generale del manto stradale.

Ciò che tutti vorrebbero evitare, è la possibile nuova chiusura della statale 452 subito dopo la conclusione dei lavori di ricostruzione del viadotto e di riqualificazione della galleria, con l’installazione di un semaforo che regoli il traffico a senso unico alternato.

A questo proposito, i rappresentati della CNA di Cagli e Cantiano spiegano: “Le attività economiche della zona e anche della costa lamentano danni economici ingenti derivanti dalla chiusura della Contessa. Sarebbe davvero un ulteriore beffa, se i lavori dovessero allungarsi o ricominciare per mancanza di visione complessiva dell’intervento“.

Informalmente si parla di un meno 30% di presenze umbre (principalmente da Gubbio, Città di Castello e Foligno) sulla costa marchigiana tra Fano e Pesaro nell’estate 2023.

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Francesco CaparrucciFotografie Cronaca Eugubina