La scuola non può che essere uno dei servizi fondamentali per permettere alle famiglie di rimanere nel loro luogo di origine. Le Scuole nelle frazioni montane sono presidi istituzionali che determinano la resilienza di piccole comunità“. 
Lo affermano con forza i Comuni dell’Area Interna Umbria Nord-Est (Costacciaro, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Gubbio, Montone, Pietralunga, Scheggia e Pascelupo, Sigillo, Valfabbrica).

Costacciaro

IL CASO: l’Ufficio Scolastico Regionale ha concesso alla Scuola Secondaria di I Grado di Costacciaro, per l’anno scolastico 2024/2025, una sola pluriclasse con 18 studenti iscritti e 3 disabilità, di cui 2 di queste gravi.
Nonostante le richieste dell’Amministrazione Comunale di rivedere tale scelta, motivandola dettagliatamente, finora non vi è stata alcuna modifica.

COSTACCIARO – Il caso emblematico della Scuola Secondaria di I Grado di Costacciaro, alla quale l’Ufficio Scolastico Regionale ha concesso una sola pluriclasse con diciotto alunni iscritti e tre disabilità, di cui due gravi.

Un caso limite, dal quale traspare la volontà di togliere, alle aree montane, presidi essenziali di permanenza e resilienza.

I Comuni dell’Area Interna Umbria Nord-Est (Costacciaro, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Gubbio, Montone, Pietralunga, Scheggia e Pascelupo, Sigillo, Valfabbrica) intendono esprimere una sentita e motivata preoccupazione per la salvaguardia dei plessi scolastici nei Comuni e nelle frazioni montane, presidi istituzionali insostituibili che dimostrano e determinano la resilienza di piccole comunità che permangono e che, da anni, combattono con lo spopolamento ed i flussi migratori verso aree più attrattive.

Per contrastare questo fenomeno, ormai un decennio fa, nacque la strategia nazionale Aree Interne e l’Umbria Nord-Est venne individuata come una delle prime tre aree umbre che avevano parametri indicatori adatti a classificarle come tali.

Sigillo

I nostri Comuni furono oggetto, quindi, di finanziamenti per circa 11 Milioni di euro che dovevano consentire di combattere inefficienze e debolezze soprattutto su tre fondamentali filoni: scuola, sanità e mobilità.

Seguendo tali indicazioni, l’Area Interna Umbria Nord-Est ha elaborato la propria strategia investendo ingenti risorse a beneficio dei presidi scolastici, in particolare modo con l’obiettivo di potenziare la didattica in tutti quei plessi dove erano presenti pluriclassi, come Carbonesca, San Pellegrino, Scheggia e Costacciaro.

E’ con la stessa finalità che, recentemente, sono stati consegnati alle scuole con pluriclassi tablet e materiale informatico ed è stato inaugurato il laboratorio linguistico e tecnologico di Scheggia che può fornire un supporto assolutamente all’avanguardia nell’offerta didattica.

Tale investimento e sforzo istituzionale e tale visione politica a lungo termine si scontra inesorabilmente con le decisioni che puntualmente vengono calate dall’alto senza alcuna conoscenza delle esigenze e delle possibilità dei territori.

L’Ufficio Scolastico Regionale ha concesso alla Scuola Secondaria di I Grado di Costacciaro, per l’anno scolastico 2024/2025, una sola pluriclasse con 18 studenti iscritti e 3 disabilità, di cui 2 di queste gravi.

Fossato di Vico

Nonostante le richieste dell’Amministrazione Comunale di rivedere tale scelta, motivandola dettagliatamente, finora non vi è stata alcuna modifica.

Con il presente comunicato si esprime, quindi, una suffragata e seria preoccupazione per il metodo decisionista che viene perseguito dall’Ufficio Scolastico Regionale, il quale non prevede alcun confronto con i territori.

Cala dall’alto le proprie decisioni senza alcuna conoscenza puntuale e concreta dei territori, nessuna visione di lungo termine, ma si basa su criteri meramente ragionieristici e sommatori che cozzano e stridono con politiche nazionali di potenziamento delle aree marginali con problemi di sviluppo come le Aree Interne, di cui facciamo parte.

La sopravvivenza ed il futuro rilancio di aree marginali e montane come le nostre passa da una visione programmatica di lungo termine che creda fermamente nel rilancio dei piccoli borghi di cui l’Italia e l’Umbria sono ricche, nel mantenimento delle comunità nella loro fierezza ed interezza.

E la scuola non può che essere uno dei servizi fondamentali per permettere alle famiglie di rimanere nel loro luogo di origine.

comunicato stampa Fotografie Cronaca Eugubina