Sono le storiche aziende di Gubbio e Gualdo Tadino Capoccia Bio, Agricola Manuali e Il Molino Artigiano di Branca che hanno unito storie e competenze per la produzione di prodotti unici, sani e artigianali.

Gabriele Capoccia di “Capoccia Bio”
Sostenibilità e rispetto per la natura, amore per il proprio Appennino, fiducia nell’agricoltura come prospettiva sia per la valorizzazione del territorio che per il miglioramento del benessere delle persone, grazie a prodotti genuini, sani e qualitativamente significativi.
Da qui la scelta di presentare questa filiera di lavoro insieme, alla Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco in Piazza 40 Martiri a Gubbio.
GUBBIO – Tra le tante aziende agricole presenti nel nostro territorio, ve ne sono alcune che negli ultimi anni non solo hanno scoperto di avere valori in comune, ma anche che dalla loro condivisione possono nascere sentieri inesplorati e gratificanti, da percorrere insieme ai propri clienti.
Come ad esempio Capoccia Bio, l’Agricola Manuali e Il Molino Artigiano di Branca, storiche aziende di Gubbio e Gualdo Tadino, che in comune hanno storie molto simili: nascono dall’amore per la terra e per la famiglia da parte di un capostipite, nel secolo scorso, che viene tramandato con l’esempio e la vita familiare nelle generazioni a seguire fino ai giorni nostri, in cui gli operatori attuali hanno riscoperto e valorizzato, innovando, quei valori immutabili di una volta.
Sostenibilità e rispetto per la natura, amore per il proprio Appennino, fiducia nell’agricoltura come prospettiva sia per la valorizzazione del territorio che per il miglioramento del benessere delle persone, grazie a prodotti genuini, sani e qualitativamente significativi.
Non è stato difficile per i nuovi imprenditori di oggi, insieme alle tante persone impegnate nelle loro aziende, identificarsi negli stessi valori ed obiettivi e decidere di compiere qualche pezzo di strada insieme.
Ad esempio nella trasformazione dei cereali, grazie agli impianti di trasformazione di Capoccia Bio che, con il molino a pietra a lenta rotazione e il pastificio a lenta essiccazione, sono ideali per la trasformazione dei cereali più preziosi mantenendo inalterate caratteristiche organolettiche e nutritive.

Alessandro Manuali
Un impianto così concepito ha trovato grande interesse in tutte quelle aziende, come l’Agricola Manuali, innamorate dei grani antichi e delle loro proprietà nutrizionali, e che su queste particolari e preziose categorie di cereali tanto hanno investito.
Unendo così le migliori esperienze di ciascuno, dalla coltivazione dell’uno alla molitura e pastificazione dell’altro, le diverse storie e competenze si sono unite in una filiera continua e locale, che ha come risultato la produzione di prodotti unici, artigianali, sani, pensati non solo in funzione del gusto ma anche del beneficio che apportano in chi li consuma.
Da qui anche la scelta di presentare questa filiera di lavoro insieme, alla Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco in Piazza 40 Martiri a Gubbio. Prodotti diversi, ma nati dagli stessi valori, saranno presenti nello stand comune. L’Agricola Manuali sarà presente con una selezione di vini rossi locali (con uvaggi di Montefalco e Sagrantino), olio EVO DOP, pasta e farine.

Molino Artigiano di Branca
Di Capoccia Bio si potranno trovare legumi e cereali (lenticchie, ceci, cicerchie, roveja, orzo..), l’ampia gamma di farine bio macinate a pietra (grani duri e teneri, moderni e antichi, e anche farine di legumi), la pasta artigianale a lenta essiccazione realizzata anch’essa con diverse tipologie di semole (grani moderni, antichi, legumi).
Le saporite gallette di farro, lo zafferano appena raccolto, e una vasta scelta di prodotti da forno in cui oltre agli ingredienti di prima scelta anche la lievitazione naturale (come quella del “pane di una volta” e della soffice focaccia Capoccia Bio) è protagonista di un risultato che molti giudicano eccellente.
Ad esse si aggiunge poi una terza azienda: sarà infatti presente con le proprie farine anche il Molino Artigiano di Branca, che pur non essendo propriamente un’azienda agricola, ha però una visione molto simile, essendo centro di conferimento di grani e legumi locali e di trasformazione sia in farine che in mangimi zootecnici, in uno stretto legame con agricoltori ed allevatori del territorio.
Dopo un breve periodo di inattività ed un cambio di proprietà, anche il Molino torna così ad essere protagonista delle tavole umbre.
– RIPRODUZIONE RISERVATA –
Fotografia di copertina Cronaca Eugubina