Apprezzamenti unanimi per l’opera realizzata dall’artista, presentata domenica 10 settembre all’interno di una gremita Chiesa Monumentale di San Francesco. “Voglio rivelare che, quando ho potuto ammirarlo per la prima volta, nonostante i quasi 40 gradi di quella giornata ho provato dei brividi”, ha detto Catia Monacelli nell’illustrare l’opera.

GUALDO TADINO – Accompagnato da una vera e propria standing ovation, nel pomeriggio di domenica 10 settembre è stato svelato a Gualdo Tadino, in una Chiesa Monumentale di San Francesco gremita di gente, il Palio dell’edizione 2023 dei Giochi de le Porte.

Come da diversi anni a questa parte, insieme all’opera è stato tenuto segreto anche il nome dell’artista, presentato nel corso dell’evento. Autore del dipinto, che ha entusiasmato il folto pubblico presente e che nel tardo pomeriggio del 24 settembre verrà consegnato alla Porta vincitrice, è il pittore Marco Ercoli.

Nel corso della presentazione, condotta da Lisa Chiavini e alla quale hanno preso parte i priori e le priore delle quattro Porte, sono intervenuti il presidente dell’Ente Giochi Claudio Zeni, il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti, la direttrice del Polo Museale, Catia Monacelli, il gonfaloniere Marco Pannacci e l’artista Marco Ercoli.

Il presidente Zeni, nel suo intervento, ha ringraziato le Porte,in particolare la Commissione artistica per il lavoro svolto, e l’azienda Icom SpA di Fossato di Vico che ha sostenuto la realizzazione del Palio 2023.

Il sindaco Massimiliano Presciutti ha tenuto a mettere in evidenza l’importanza dei Giochi de le Porte per la città di Gualdo Tadino e, allo stesso tempo, della presenza femminile all’interno del mondo dei Giochi e non solo.

Questo Palio è tra i più grandi realizzati. Voglio rivelare che, quando ho potuto ammirarlo per la prima volta, nonostante i quasi 40 gradi di quella giornata ho provato dei brividi”, ha detto Catia Monacelli nell’illustrare l’opera.

Marco Ercoli, visibilmente emozionato, ha sottolineato che dipingere questo Palio è stato diverso rispetto al solito, “perché – ha detto – da tempo volevo realizzare qualcosa in onore di San Michele Arcangelo. Non mi aspettavo un sentimento popolare così forte”.

Al termine l’opera, cucita su velluto nella sartoria di San Facondino, Porta vincitrice dell’ultima edizione dei Giochi, è stata portata con un piccolo corteo nella vicina Basilica Cattedrale di San Benedetto, all’interno della cappella di San Michele Arcangelo, dove potrà essere ammirata sino ai Giochi de le Porte, quando verrà presa in custodia dalla Compagnia Balestrieri Waldum.

comunicato stampa