Nella lettera si legge: “Non ci resta, pertanto, che prendere atto che la rete delle GRAMAS ‘… in questa situazione non è in grado di sostenere aspettative della Comunità eugubina … per il progetto di estensione … ‘ che anche la comunità ceraiola e più estesamente eugubina, considera, con profondo dispiacere, irrevocabilmente concluso.
La Città di Gubbio e la Comunità eugubina continueranno ad offrire, la propria storia, i propri elementi, i propri valori alla cultura mondiale, cambiando il profilo del percorso… La nostra Festa non è solo “bella”: è vera, è autentica e appartiene esclusivamente al Popolo che l’anima di anno in anno, rinnovandola ogni volta nel tempo, da secoli“. 

GUBBIO – Questo il testo integrale della lettera che il sindaco Filippo Mario Stirati, il Vescovo Monsignor Luciano Paolucci Bedini, il Presidente dell’Università dei Muratori Giuseppe Allegrucci, il Presidente dell’Associazione Maggio Eugubino Marco Cancellotti, i Presidenti delle Famiglie ceraiole Ubaldo Minelli, Patrick Salciarini e Ubaldo Gini hanno inviato questa mattina al Presidente dell’Associazione GRAMAS Luca De Risi.

La lettera, per conoscenza, è stata inviata anche ai sindaci delle Città della Rete (Sassari, Viterbo, Nola, Palmi), al responsabile tecnico scientifico di GRAMAS Patrizia Nardi e a Maria Assunta Peci, dirigente del Servizio II – Ufficio UNESCO del Ministero della Cultura.

La lettera 

Gentile Presidente,

riscontriamo con sorpresa e profondo sconcerto la sua comunicazione del 12 maggio u.s. con la quale viene declinato, da parte di GRAMAS, il nostro invito a partecipare alla Festa dei Ceri.

Anche quest’anno, come per gli anni precedenti, avremmo gradito rivederci, incontrare di nuovo volti e persone ormai piacevolmente conosciute, indipendentemente dall’interesse comune rispetto alla procedura unescana e a prescindere dal tortuoso percorso che, negli ultimi anni, è diventato travagliato.

La relazione umana, per noi, ha sempre costituito l’elemento sostanziale preliminare nei rapporti fra le Comunità. Partendo da una situazione differenziata che ha visto la città di Gubbio impegnarsi per l’inserimento della Festa dei Ceri nella rete delle GRAMAS, nel corso  degli anni abbiamo rincorso le sollecitazioni che venivano proposte e realizzato quanto, di volta in volta, condiviso, concordato e programmato per assolvere le priorità tecnico scientifiche di volta in volta evidenziate dalla coordinatrice della Rete.

In molte circostanze questo rapporto è risultato non essere espletato in maniera paritaria e spesso ci siamo sentiti come sottoposti ad esame rispetto ai “compiti” assegnatici.

Abbiamo accettato di farlo nella piena consapevolezza di una oggettiva condizione di svantaggio e di subalternità. Ci hanno sempre incoraggiato le relazioni umane e personali sincere, cordiali e trasparenti. Ci ha dato forza la prospettiva di presentazione della candidatura ai fini dell’estensione del riconoscimento Unesco alla Festa dei Ceri che, di anno in anno, ci veniva indicata come concludente e definitiva.

Da ultimo, la giustificazione addotta che la presenza di GRAMAS alla Festa dei Ceri avrebbe potuto “innescare aspettative”, risulta del tutto offensiva e risibile, ma, purtroppo, coerente con quanto sopra evidenziato.

Sono gli atti prese di posizione, dichiarazioni, sollecitazioni, interlocuzioni che documentano quanto, in particolar modo, la Dottoressa Patrizia Nardi abbia costantemente lavorato per alimentare aspettative, piuttosto che porre questioni concrete e risolutive.

Ex pluribus, richiamiamo il contenuto della nota del 13/10/2021 a nostra firma. Al proposito, è appena il caso di evidenziare e sottolineare quanto negli anni la responsabile tecnico scientifica del progetto Unesco abbia modificato la relazione e la comunicazione con i rappresentanti della Comunità eugubina.

Nei primi anni la relazione è stata prevalentemente istituzionale privilegiando il rapporto diretto con l’Amministrazione comunale e il Sindaco. A riscontro, richiamiamo due richieste formali di aggiornamento sullo stato di avanzamento della procedura del Presidente della Famiglia dei Santubaldari, che questi avrebbe voluto utilizzare in seno al proprio consiglio direttivo.

Richieste completamente ignorate e inspiegabilmente disattese da parte della Dottoressa Patrizia Nardi. E’ in questi anni di incertezza che diventano sempre più frequenti ed impegnative le rassicurazioni di quest’ultima in ordine all’imminente completamento della procedura con ‘la presentazione del dossier di estensione del riconoscimento’ al competente Ufficio Unesco.

Tale dato circostanziale è comprovabile, se del caso, con audio e video. Nel tempo, cresce la fatica di tutti a sostenere il percorso sempre più macchinoso e farraginoso, fino ad alterare la relazione fra le rappresentanze della città. In questo contesto, la Coordinatrice inizia ad assumere un atteggiamento sempre meno costruttivo e sempre più distruttivo, limitandosi a segnalare presunti ritardi, presunte inadeguatezze, presunte inadempienze.

Fino ad arrivare alla richiesta esplicita di estromissione dalle sedi di confronto ed approfondimento della massima espressione istituzionale cittadina, il Sindaco, il quale, pur di non creare ostacoli, ha volutamente rinunciato ad aprire un contenzioso, facendo, con grande discrezione, un passo di lato, nonostante l’ingiustificata aggressione subita sul piano personale e della rappresentanza.

Nemmeno questo forte passaggio ha prodotto uno scossone nello stanco e incerto procedere delle nostre relazioni. L’ultima fase di interlocuzione della Dottoressa Patrizia Nardi con le comunità eugubine, nella persona del Presidente dell’Università dei Muratori Giuseppe Allegrucci, non ha invertito questa tendenza, salvo la reiterazione della contestazione di ‘poca attenzione’ di ‘disinteresse’ rivota, more solito, al fronte eugubino.

Contestazione, ripetesi, del tutto priva di fondamento alla luce di dati di fatto, se del caso, documentabili.

Non ci resta, pertanto, che prendere atto che la rete delle GRAMAS ‘… in questa situazione non è in grado di sostenere aspettative della Comunità eugubina … per il progetto di estensione … ‘ che anche la comunità ceraiola e più estesamente eugubina, considera, con profondo dispiacere, irrevocabilmente concluso.

E’ nostro auspicio, tuttavia, che, ciononostante, si possano continuare a mantenere le relazioni e gli scambi culturali fra la Comunità eugubina e le Comunità delle città di Nola, Palmi, Sassari e Viterbo, perchè ovunque è l’umanità che alimenta i riti festivi e non c’è nessuna procedura burocratica in grado di comprometterli.

La Città di Gubbio e la Comunità eugubina continueranno ad offrire, la propria storia, i propri elementi, i propri valori alla cultura mondiale, cambiando il profilo del percorso. Gubbio e i Ceri non hanno mai lavorato per ottenere esclusivamente una certificazione di riconoscimento dell’interesse patrimoniale del proprio rito festivo.

La nostra Festa non è solo “bella”: è vera, è autentica e appartiene esclusivamente al Popolo che l’anima di anno in anno, rinnovandola ogni volta nel tempo, da secoli.

Cordiali saluti.

Fotografie Cronaca Eugubina