Grande partecipazione popolare della comunità eugubina, con rappresentanti delle Associazioni locali, e tante persone e giovani che hanno salutato Giampietro e sono stati vicini alla sua Famiglia.

Il vescovo Paolucci Bedini benedice il feretro di Giampietro Rampini
Il Vescovo Luciano: “Non possiamo dimenticare le sofferenze che ha dovuto sopportare negli ultimi mesi della sua vita, ma adesso è in pace nell’abbraccio di suo figlio Francesco”. Ubaldo Gini: “Il tuo spirito resta a memoria delle nostre tradizioni più vere”.
La figlia Giulia Rampini: “Siamo stati sommersi di messaggi, e questa è la sua eternità. Io e mia madre siamo forti perchè ci siete voi. In questi giorni mi sono chiesta qual è il filo conduttore che lega tutte le opere di mio padre, è l’anima. Oggi la sua anima si manifesta con la luce e il grande affetto che ci circonda“.
GUBBIO – La città, con una grande partecipazione popolare, ha salutato l’artigiano ceramista Giampietro Rampini, i cui funerali si sono tenuti nel primo pomeriggio di oggi presso la Chiesa monumentale di San Francesco, con la Messa officiata da Monsignor Luciano Paolucci Bedini.
La prematura scomparsa di Giampietro Rampini per malattia, ha destato grande cordoglio in tutta la comunità eugubina, per il ruolo sociale che Rampini ha avuto nella sua vita: non soltanto uomo di sport e grande sostenitore delle iniziative dei giovani ragazzi eugubini (“Notte Bianca dello Sport” e “Spirito di Squadra“), ma anche Maestro di ceramica, imprenditore, cattolico devoto e impegnato nella solidarietà.
Tutto questo è stato Giampietro Rampini, e forte è l’emozione che ha destato la sua scomparsa nella comunità locale, a dieci anni di distanza dalla morte del figlio Francesco in un tragico incidente stradale lungo la statale Contessa.
Il 24 settembre 2022, la Famiglia Rampini aveva partecipato alla cerimonia di intitolazione della Palestra dell’Artistico alla memoria del giovane Francesco Rampini. L’ultima presenza in manifestazioni pubbliche di Giampietro risale al 17 gennaio 2023, in occasione della Messa per Sant’Antonio Abate alla Chiesa dei Neri.
In quell’occasione, Giampietro, già fortemente provato dalla malattia, con grande forza aveva letto il Vangelo dall’altare, mentre nel pomeriggio era stato premiato dai Santantoniari in Taverna con il riconoscimento della Cavja.
Oggi a San Francesco erano presenti decine di Associazioni locali, il sindaco Filippo Stirati, e tanti giovani ragazzi e ragazze eugubini che Giampietro ha sostenuto nelle loro iniziative sociali e sportive, oltre alla Famiglia con la moglie Rossana e la figlia Giulia.
Sull’altare, accanto al feretro, i simboli delle Famiglie ceraiole, della Famiglia dei Santantoniari e del Quartiere di San Giuliano.
Il Vescovo Luciano Paolucci Bedini ha detto: “La vita dei giusti è nelle mani di Dio e in pace, Giampietro è stato un uomo buono, innamorato della vita, che ha fatto del suo lavoro un annuncio di bellezza, che ha amato la sua città, ora ci sta guardando con il suo sorriso.
Ostinatamente ha sempre guardato al bene, e ha fatto della fede la sua lotta più grande. Quel Dio che aveva ritrovato doveva essere la risposta a tutto quello che aveva vissuto. Tutto ciò che vedeva con gli occhi e con il cuore, diventavano le sue opere con Gubbio, Sant’Ubaldo e San Francesco sempre presenti.
Non possiamo dimenticare le sofferenze che ha dovuto sopportare negli ultimi mesi della sua vita, ma adesso è in pace nell’abbraccio di suo figlio Francesco, che ha trovato nell’abbraccio di Dio. Ora Giampietro e Francesco ci guardano, e ci aspettano“.
Ha quindi preso la parola la figlia Giulia Rampini, che ha ringraziato tutti i presenti e i familiari per il grande affetto. “Io e mia madre abbiamo ricevuto messaggi di cordoglio e affetto da tutto il mondo. Ringrazio tutti coloro che ci sono stati vicini, il Reparto di Oncologia dell’Ospedale di Perugia, le malattie sono terribili ma l’amore con cui è stato trattato mio padre è stato sicuramente più grande.
Siamo stati sommersi di messaggi, e questa è la sua eternità. Io e mia madre siamo forti perchè ci siete voi. In questi giorni mi sono chiesta qual è il filo conduttore che lega tutte le opere di mio padre, è l’anima. Oggi la sua anima si manifesta con la luce e il grande affetto che ci circonda“.
Il Presidente della Famiglia dei Santantoniari, Ubaldo Gini: “Te ne sei andato in maniera discreta, sei stato e resterai un esempio. Il tuo spirito resta a memoria delle nostre tradizioni più vere“.
E’ stata letta una lettera degli “amici di stanga“, prima dell’intervento del Presidente del Maggio Eugubino, Marco Cancellotti, che ha ricordato le indiscusse capacità artistiche di Giampietro Rampini e la sua grande passione per l’arte della maiolica. “Sei stato un artista elegante“.
Sono intervenute anche le Ragazze della Pallavolo Gubbio che negli anni hanno avuto come allenatore Giampietro. “Abbiamo condiviso con lui gli anni più belli della giovinezza, è stato per noi anche un maestro di vita“.
Monsignor Paolucci Bedini ha impartito la benedizione finale, il feretro di Giampietro Rampini è uscito da San Francesco coperto di fiori rossi, il Vescovo emerito Mario Ceccobelli lo ha salutato così: “Eri innamorato della luce. Ora sei arrivato a casa, prega per noi“.
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Francesco Caparrucci – Fotografie Gianfranco Gavirati