Grande attenzione all’ambiente e all’utilizzo di ingredienti naturali per la linea di prodotti per la cura del viso. “Ho creato prodotti ‘naked’ senza scatolina esterna per ridurre gli sprechi”.

Cronaca Eugubina n.229

“Mi piacerebbe dare la trasparenza degli ingredienti utilizzati, dando la tracciabilità dell’intera filiera e utilizzando sempre più ingredienti prodotti artigianalmente in Italia, da piccoli laboratori, dando così sostegno alle piccole realtà di cui siamo così ricchi in Italia, che fanno il lavoro con amore e profonda passione”.

GUBBIO – Una storia di lavoro, competenze e professionalità nel rispetto dell’ambiente, fortemente radicata sul territorio ma allo stesso tempo, con l’on-line, già aperta a mercati nazionali.

La racconta al nostro giornale Simona Mori, che ha alle spalle anni di studio nel settore della Naturopatia e una storia imprenditoriale di Famiglia che è anche storia della nostra città.

Simona, ci spiega come nasce la sua idea di lavoro nel rispetto della natura?

Il mio progetto è frutto di un grande sogno che avevo da tempo, ma al quale ho iniziato a lavorare concretamente solo due anni e mezzo fa. Ho sempre avuto una pelle del viso, mista grassa, che da giovane mi dava non pochi problemi e per questo avvicinarmi al mondo dei cosmetici per cercare di migliorarla è stato un passo naturale.

In più di mio sono sempre stata molto attenta alla qualità dei prodotti e fin da subito ho imparato ad analizzare il loro inci. E fin da molto giovane, quando ancora in Italia non era un trend molto diffuso, tant’ è che mi sono ritrovata spesse volte a dover acquistare su siti stranieri, prediligevo quelli naturali e o certificati bio, anche se all’epoca erano molto meno performanti rispetto a quelli di oggi.

Sono laureata in Economia ed ho sempre lavorato in ambiti aziendali, ma qualche hanno fa ho deciso di rimettermi a studiare per approfondire ciò che da sempre mi attraeva e mi sono così riscritta a Naturopatia. Le conoscenze apprese durante questo percorso mi hanno permesso di conoscere meglio le piante e gli estratti e le loro funzionalità.

Queste conoscenze le ho poi messe in campo per creare la mia linea, a livello proprio qualitativo e di scelta di ingredienti. Mentre per la gestione della mia piccola azienda sono entrate in campo tutte le skills acquisite in ambito universitario, ma soprattutto con i lavori precedentemente fatti in azienda. Tra l’altro io sono cresciuta in ambito aziendale in quanto sia mio nonno che mio padre erano imprenditori”.

Gubbio città

Qual è l’elemento qualificante del suo progetto di lavoro?

Di elementi qualificanti ce ne sono diversi: innanzitutto la certificazione biologica che per noi è un elemento fondamentale e che ci piacerebbe mantenere nel tempo.

Oltre a ciò la sostenibilità e l’attenzione per l’ambiente: utilizzando ingredienti naturali che hanno meno impatto ambientale, ma quello che fa la differenza è che nei prodotti consmetici inquina di più è il packaging. Ho creato prodotti “naked” un termine per dire che sono senza scatolina esterna e questo per ridurre al minimo gli sprechi. Ne perdiamo in immagine, ma ne guadagna il nostro ambiente.

Inoltre, qualora avrò un laboratorio interno, mi piacerebbe dare la trasparenza degli ingredienti utilizzati, dando la tracciabilità dell’intera filiera e utilizzando sempre più ingredienti prodotti artigianalmente in Italia, da piccoli laboratori, dando così sostegno alle piccole realtà, di cui siamo così ricchi in Italia (e che dovremmo valorizzare), che fanno il lavoro con amore e profonda passione”.

Che dimensione sta dando al suo lavoro?

Il mio lavoro, avendo deciso al momento di focalizzarmi essenzialmente sull’on-line, ha un carattere essenzialmente nazionale. Sto cercando di far conoscere il marchio, lavorando principalmente sui social e su Google adv, per farmi conoscere al grande pubblico.

Una volta che il brand avrà acquisito un buon livello di Brand awareness, allora si inizierà a pensare a una distribuzione anche nei retailer fisici. Per quanto l’on-line, lo vedo. anche per il futuro, sempre come fonte di “income” prevalente”.

Simona Mori

Quali difficoltà sta incontrando nel quotidiano?

Già in ottobre, in fase produttiva, ho subito numerosi ritardi su una materia prima in particolare che proveniva dalla Corea. Ma anche ora che mi sto muovendo per integrare altri prodotti, sto vedendo numerosi rincari. E’ un periodo un pò difficile per tutti, incrociamo le dita per il futuro. Sono fiduciosa”.

Di quali “aiuti”, chiamiamoli così, una giovane imprenditrice come lei avrebbe bisogno oggi sul territorio per poter lavorare con una certa serenità?

Se parliamo in maniera un po’ più estesa direi che la tassazione in Italia non agevola molto chi ha voglia di lavorare e fare impresa. Devi avere una motivazione molto forte o un’ ingenuità altrettanto forte per metterti a fare impresa in questo contesto.

Per quanto riguarda il nostro territorio mi piacerebbe tantissimo che il nostre Comune puntasse di più sulle attività del futuro e che hanno a cuore l’ ambiente e la valorizzazione del nostro territorio”.

Cronaca Eugubina n.229: https://www.yumpu.com/it/document/read/66630548/cronaca-eugubina-n229

Francesco CaparrucciFotografie Cronaca Eugubina