Sarà il personale dello staff a vigilare sul rispetto dei Protocolli. Una grande importanza riveste la zona guardaroba, abiti, borse e accessori devono essere riposti in sacchetti appositi, monouso e sterilizzati.
Interviste ad Adriano Pompei (maitre del Park Hotel Ai Cappuccini), Agnese Mencarelli (event planner di Mencarelli Group), Luca Cuccarini (Castello Cortevecchio), Pietro (Agriturismo Fonte Al Noce)

GUBBIO – Il Decreto riaperture ha dato il via libera alle feste e ai ricevimenti per le cerimonie civili e religiose a partire dal 15 giugno.

In zona bianca e anche al chiuso sarà possibile festeggiare insieme ad amici e parenti nel rispetto dei protocolli e delle linee guida del Comitato Tecnico Scientifico e della Conferenza delle Regioni. Abbiamo intervistato coloro che saranno in prima linea proprio nell’organizzare questi eventi, per farci spiegare anche quali sono i comportamenti che gli ospiti e il personale della struttura devono mantenere.

Le interviste

Park Hotel ai Cappuccini

Adriano Pompei (maitre del Park Hotel Ai Cappuccini): “Per poter accedere in totale sicurezza i partecipanti dovranno essere in possesso della ‘certificazione verde’, conseguibile mediante o avvenuta vaccinazione contro il SARS- COV-2, rilasciata dalla struttura sanitaria o dal Servizio Regionale di competenza, o avvenuta guarigione dal Covid -19 o tampone con esito negativo effettuato nelle 48 ore precedenti.

Per quanto riguarda il numero degli invitati non ci sono delle limitazioni dipende dalla capienza della struttura, ci deve essere il distanziamento dei tavoli e delle sedute interne di almeno un metro.

La figura del Covid manager è stata abolita, quindi saremo noi che controlleremo all’ingresso che gli invitati abbiano tutti questa certificazione e che si rispetti il protocollo anti Covid. Il buffet sarà possibile solo se servito dai camerieri o organizzato con portate monodose, una grande importanza riveste la zona guardaroba, abiti, borse e accessori devono essere riposti in sacchetti appositi, monouso e sterilizzati.

La mascherina diventa un accessorio da avere a portata di mano da tutti, sposi compresi, e va indossata sempre all’interno dei locali e all’aperto se non è possibile mantenere il metro tra gli invitati non conviventi e ad esclusione del momento del pranzo. Gli open bar si potranno fare solo se gli invitati arrivano uno per volta a prendere il drink, questo per evitare assembramenti.

La musica si potrà avere di sottofondo e la band dovrà stare distante dagli invitati almeno 3 metri, si potrà ballare senza naturalmente creare assembramnenti”.

Agnese Mencarelli

Agnese Mencarelli (event planner di Mencarelli Group): “I matrimoni che ripartiranno da questo mese dovranno seguire delle disposizioni precise, sappiamo che non c’è un numero fisso per gli invitati, il numero di presenze è definito in base alle dimensioni e alla capienza massima della location.

Per il buffet non può esserci la formula self service, quindi o mono porzioni o devono essere i camerieri che servono gli invitati. La figura del covid manager non è stata confermata, quindi saremo noi dello staff a controllare che tutto venga rispettato e che ogni invitato abbia il green pass, e dobbiamo mantenere per almeno 14 giorni la lista di tutti gli invitati.

Il green pass è fondamentale per poter partecipare all’evento, è un certificato che attesta di essere stato o vaccinato, di essere guarito dal Covid-19 almeno da 6 mesi, o di essere negativo al tampone rapido da effettuare 48 ore prima dell’evento.

Per quanto riguarda i balli, sappiamo che la band che suona all’interno deve stare almeno 3 metri distante dai tavoli degli invitati e sarà possibile ballare ma senza creare assembramenti. È tutto ancora in definizione, quello che consigliamo ai futuri sposi è di vivere in tranquillità questo momento e di godersi appieno questo giorno”.

Luca (Castello Cortevecchio): “Abbiamo delle prenotazioni dal prossimo fine settimana, siamo quasi al completo, la gente comincia a muoversi e ha desiderio di uscire dopo tanti mesi chiusi in casa. Possiamo ritenerci molto soddisfatti anche per quanto riguarda i ricevimenti che ripartono dai primi di luglio”.

Pietro (Agriturismo Fonte Al Noce): “Da noi vengono molti turisti stranieri, quasi l’80%, e il restante sono italiani. Stiamo ripartendo molto bene, la gente ha bisogno di stare all’aria aperta, dopo mesi passati chiusi in casa, da noi abbiamo appartamenti dotati di ogni comfort e la possibilità di stare a contatto con la natura”.

Viviana Barbi