Negli ultimi due giorni (giovedì 3 e venerdì 4 giugno), a Gubbio ci sono stati 9 nuovi positivi e 3 nuovi guariti: 41 gli attualmente positivi (+6 rispetto a giovedì), e 40 in isolamento contumaciale (invariato rispetto a giovedì). Un ricovero totale in Ospedale, nessuna terapia intensiva e 40 decessi. Venerdì 4 giugno non ci sono stati ricoveri per Coronavirus in Ospedale a Branca

Il Distretto Sanitario di Gubbio
GUBBIO – Da lunedì 7 giugno l’Umbria è zona bianca insieme ad altre sei regioni italiane: vale a dire Liguria, Veneto, Abruzzo, Molise, Friuli Venezia Giulia e Sardegna.
Un passo avanti importante verso il ritorno alla normalità, anche se distanziamento sociale e mascherina obbligatoria all’interno dei luoghi chiusi rimangono in vigore. Scompare invece il coprifuoco, si potrà circolare liberamente e senza vincoli di orari.
Dati Coronavirus a Gubbio
Giovedì 3 giugno 2021: 35 attualmente positivi (mercoledì erano 35), 34 in isolamento contumaciale (mercoledì erano 34), 1 caso totale di ricovero in Ospedale e nessuna terapia intensiva.
A Gubbio 2145 i casi positivi totali da inizio pandemia (+3 rispetto a mercoledì quando erano 2142), con 2070 guariti totali (+3 rispetto a mercoledì quando erano 2067) e 40 persone decedute dall’inizio dell’emergenza sanitaria. In totale in Umbria 6 nuovi positivi di giornata.
Venerdì 4 giugno 2021: 41 attualmente positivi (giovedì erano 35), 40 in isolamento contumaciale (giovedì erano 34), 1 caso totale di ricovero in Ospedale e nessuna terapia intensiva.
A Gubbio 2151 i casi positivi totali da inizio pandemia (+6 rispetto a giovedì quando erano 2145), con 2070 guariti totali (invariato rispetto a giovedì quando erano 2070) e 40 persone decedute dall’inizio dell’emergenza sanitaria. In totale in Umbria 29 nuovi positivi di giornata.

Gubbio, il centro storico
Da cosa dipenderebbero i nuovi contagi
La spiegazione dei nuovi contagi, 9 nuovi positivi negli ultimi due giorni con 3 guariti, sarebbe da rintracciarsi nei contagi intrafamiliari e in isolamenti tardivi delle persone positive all’interno dei nuclei familiari.
Parliamo di persone che si metterebbero in isolamento fiduciario soltanto dopo aver appurato la propria positività al Coronavirus o manifestato i primi sintomi della malattia, cosa che potrebbe comportare nel frattempo il contagio di altri membri del nucleo familiare.
Così si spiegherebbe lo stallo in questi giorni dei dati relativi agli attualmente positivi, cresciuti da 35 a 41 tra giovedì e venerdì, e degli isolamenti contumaciali fermi da due giorni a 40 persone.
Francesco Caparrucci – Fotografie Cronaca Eugubina