La segnalazione da parte di alcuni cittadini è giunta al Comando di Gubbio nel pomeriggio di sabato 13 marzo. Intervenuta sul posto, la pattuglia non ha riscontrato criticità, tanto meno partite di pallone, assolutamente vietate in regime di zona arancione. I servizi sono proseguiti in centro, dove è stata constatata la presenza di giovani e adulti, che indossavano le mascherine

Il centro storico di Gubbio

GUBBIO – Sono proseguiti anche nella giornata di sabato 13 marzo, i controlli anti contagio della Polizia Locale di Gubbio, nel capoluogo e in periferia su tutto il territorio comunale eugubino.

Al Comando della Polizia Locale sono giunte alcune telefonate di cittadini che hanno segnalato presunte situazioni di criticità.

Una di queste telefonate, la più eclatante, spiegava che era in atto a San Marco una partita di pallone, cosa che è assolutamente vietata per legge dal momento che il territorio regionale è soggetto a regime di zona arancione.

La pattuglia è intervenuta per un sopralluogo nella frazione a est di Gubbio, ma non è stata riscontrata la segnalazione, quindi i controlli hanno dato esito negativo: nessuna criticità a San Marco, tanto meno partite di pallone.

Altre telefonate giunte al Comando, hanno riguardato la segnalazione di presunte criticità nel centro storico di Gubbio, nelle ore del tardo pomeriggio. In questo caso, la pattuglia intervenuta sul posto ha constatato la presenza di persone, sia giovani che adulti, ma che indossavano correttamente la mascherina.

La Polizia Locale in Piazza Quaranta Martiri

Le attività hanno abbassato le saracinesche alle ore 18, tranne quelle autorizzate all’asporto fino alle ore 22, limite del coprifuoco. Anche in questo caso non sono state rilevate criticità, quindi non è stata emessa alcuna sanzione da parte degli agenti.

Tuttavia, siamo in grado di riportare una riflessione che è emersa all’interno del Comando di Polizia Locale di Gubbio, che sarebbe da intendersi come un possibile rimedio preventivo alla possibilità che si verifichino situazioni di criticità in città, anche con il sopraggiungere della bella stagione.

In particolare, si è riflettuto su possibili chiusure mirate di alcune vie o luoghi della città dove fossero riscontrate nel tempo ripetute situazioni di criticità, difficili da controllare. Vie o zone che per alcune ore potrebbero essere interdette al traffico veicolare e pedonale, salvo che per le persone dirette alle attività commerciali o nei pubblici esercizi per l’asporto. Ma ripetiamo, si è trattato semplicemente di una riflessione.

La giornata di controlli anti Coronavirus della Polizia Locale di Gubbio, si è conclusa senza l’emissione di alcuna sanzione amministrativa.

La Presidente Tesei ha incontrato il Ministro Speranza a Perugia

Nuova Ordinanza Tesei, le comunicazioni del Sindaco Stirati 

È stata firmata dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, la nuova ordinanza regionale che resterà in vigore sino al 5 aprile e che sostituisce la numero 22 del 5 marzo.

Le novità più importanti per il nostro territorio riguardano anzitutto la riapertura delle scuole dell’infanzia, prevista in Umbria dove il tasso di contagio è inferiore ai 250 casi ogni 100 mila abitanti: a Gubbio da lunedì i bambini dai 3 ai 5 anni torneranno a scuola. Scuola primaria, medie e superiori invece restano in DAD almeno fino a Pasqua.

Per quanto riguarda il commercio, la nuova ordinanza prevede che i negozi di vicinato potranno rimanere aperti anche oltre le 14 di sabato. Chiuderanno invece alle 14 del sabato i negozi di medie e grandi superfici e rimarranno chiusi tutto il week end i centri commerciali. Tornano possibili, sempre grazie all’ordinanza firmata ieri sera, le lezioni individuali di musica, danza e teatro.

Il Sindaco di Gubbio Filippo Stirati

Da tempo sostengo che le scuole dell’infanzia, a Gubbio, andavano riaperte: accolgo perciò con grande soddisfazione l’ordinanza della Regionespiega il sindaco Filippo Stiratie auspico che venga presto estesa almeno anche alla scuola primaria, per la quale la situazione attuale resta molto penalizzante.

Fermo restando il grande impegno dei docenti nella DAD, infatti, le dimensioni della socialità e dell’apprendimento condiviso restano importantissime e mi auguro davvero che la Regione ne tenga conto.

Fa piacere vedere anche che i negozi di prossimità possano tornare a lavorare il sabato pomeriggio e che, sebbene ancora nel piccolo, anche la cultura inizi a ripartire attraverso le lezioni individuali. Mi auguro che anche in questo caso si tratti di un primo passo verso un graduale ritorno alla condivisione e alla fruizione collettiva dei beni culturali”.

Francesco CaparrucciFotografie Cronaca Eugubina