“L’imposizione di un contributo per costi gestionali viola il principio di trattamento riconosciuto espressamente dal Legislatore” e “ l’attuale normativa vieta ogni forma di discriminazione tra i punti vendita“. Queste sono solo parte delle motivazioni contenute nella sentenza emessa dal Dott. Salcerini, Giudice del Tribunale di Spoleto, all’esito di un procedimento che ha visto coinvolte un’edicola di Gubbio e una società di distribuzione umbra

GUBBIO – L’edicola Fiorilù nel 2016 si è vista costretta ad abbassare le saracinesche dopo solo un anno dall’avvio dell’attività, gravata da costi ormai diventati insostenibili oltre che illegittimi.

Fiorilù ha dovuto infatti sottostare all’applicazione di cosiddetti “costi gestionali” da parte di una società di distribuzione umbra, pena la sospensione della fornitura di giornali, costi che avrebbero dovuto coprire le spese di consegna di riviste e quotidiani presso l’edicola.

Tuttavia, nel corso del procedimento civile avanti al Tribunale di Spoleto, l’edicola, tutelata dall’Avv. Rosati Marco Daniele di Gubbio e dall’Avv. De Vitofranceschi Dario dello SNAG (Sindacato Nazionale Autonomo Giornalai), ha potuto dimostrare come l’applicazione di tali costi sia ritenuta indebita dall’Accordo Nazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e periodici e da tutta l’ulteriore normativa vigente in materia.

Non solo. La società di distribuzione umbra …, come dimostrato dagli Avv.ti Rosati e De Vitofranceschi, usa applicare e calcolare l’importo di tali costi in maniera del tutto arbitraria, variando la cifra da edicola a edicola ed azzerandola per alcune. Anche tale comportamento viola la normativa, che prevede l’assoluta parità di trattamento fra le attività di vendita di giornali.

La sentenza del Giudice Dott. Salcerini ribadisce che non può essere richiesto dai distributori locali nessun costo ulteriore e diverso da quelli relativi al pagamento del materiale effettivamente venduto, è la prima sentenza emessa in Umbria su tale argomento e rappresenta un documento di fondamentale importanza che va ad aggiungersi alle troppo poche sentenze relative ad un problema che, purtroppo, affligge molte edicole italiane.

Comunicato stampa