Tutti i cittadini che abbiamo potuto sentire hanno avuto un’opinione comune, che sintetizziamo con queste parole: “E’ stata una grande emozione“. Il sindaco Filippo Stirati ha assistito alla sonata del Campanone dalle finestre di Palazzo Pretorio, con i vessilli rossi dei Ceri

Il Sindaco Stirati

GUBBIO – Momenti emozionanti, che soltanto la città di Gubbio sa regalare nei giorni che precedono il 15 e 16 maggio, è la sonata del Campanone in un anno in cui la Festa dei Ceri non si terrà a causa dell’emergenza Coronavirus.

Pochi minuti prima delle ore 19, in concomitanza con la conclusione del Triduo in onore di Sant’Ubaldo alla Chiesetta dei Muratori, Messa tenutasi a porte chiuse, i Campanari hanno raggiunto la torretta campanaria di Palazzo dei Consoli per la sonata.

Un primo applauso dei cittadini eugubini ha accompagnato la loro salita fino al Campanone, un secondo applauso c’è stato alla fine della sonata, un applauso forte e vigoroso di tanti cittadini di Gubbio che hanno seguito la sonata del Campanone dalle finestre e dai terrazzi delle proprie abitazioni.

I Campanari in Piazza Grande

Tutti i cittadini che abbiamo potuto sentire hanno avuto un’opinione comune, che sintetizziamo con queste parole: “E’ stata una grande emozione“.

Il sindaco Filippo Stirati ha assistito alla sonata del Campanone dalle finestre di Palazzo Pretorio, con i vessilli rossi dei Ceri.

Infine, dal Comando della Polizia Locale di Gubbio apprendiamo che non c’è stato alcun problema di ordine pubblico, con la città che ha risposto ancora una volta in maniera ineccepibile e consapevole.

La Redazione di Cronaca Eugubina ringrazia il fotografo Pietro Biraschi per i bellissimi scatti fotografici, che pubblichiamo a corollario di questo articolo.

Francesco CaparrucciFotografie Photostudio Gubbio Video Cronaca Eugubina