Storicamente la ricorrenza di Sant’Omobono veniva festeggiata a Gubbio con la Messa alla mattina, il pranzo offerto dai padroni con cappelletti in brodo, mentre di pomeriggio si andava al cinema, così raccontava il signor Bruno Ragni Calzuola

Università dei Sarti Gubbio, la cena ai Cappuccini

GUBBIO – In occasione della ricorrenza di Sant’Omobono, martedì 13 novembre, si è tenuta al Park Hotel ai Cappuccini la cena per i 20 anni dalla rifondazione dell’Università dei Sarti di Gubbio, la cui origine si fa risalire al 1326. 

Per l’occasione si è tenuto anche un defilé con abiti da cerimonia e abiti da sposa, curati da Alessia Sanzone. Alla serata hanno partecipato un centinaio di persone tra iscritti e simpatizzanti.

Durante la serata è stato consegnato il premio in memoria di Marcello Lioli e sua moglie Giuseppina Rampini, per la loro continuità nel lavoro da sarti e successivamente nel settore delle confezioni.

Premiazione in memoria di Lioli Marcello e sua signora

Hanno partecipato alla serata la vice sindaco Rita Cecchetti, il Presidente dell’Università dei Muratori Fabio Mariani, i rappresentanti del Maggio Eugubino e di altre Associazioni eugubine. L’Università dei Sarti ha sede in via San Giuliano, appena prima della fontana del Bargello, in locali che sono stati messi a disposizione dalla Fondazione Carisp.

Dopo la scomparsa della Presidente Giuseppina Fagiani, è la signora Manuela Marchi (vice presidente) a svolgere le funzioni di Presidente dell’Università dei Sarti. Ma entro la fine dell’anno corrente sarà eletto il nuovo Presidente.

Storicamente la ricorrenza di Sant’Omobono veniva festeggiata a Gubbio con la Messa alla mattina, il pranzo offerto dai padroni con cappelletti in brodo, mentre di pomeriggio si andava al cinema, così raccontava il signor Bruno Ragni Calzuola. Il dipinto di Sant’Omobono, protettore dei sarti, è attualmente conservato nella Chiesa di Santa Maria della Piaggiola.

Gavirati e la signora Maria Teresa Valentini con il Libro fotografico

Il Libro fotografico rievocativo 

Nel 2013 è stato realizzato il Libro fotografico rievocativo, con lo statuto dell’Università dei Sarti del 1326, curato dal fotografo Gian Franco Gavirati e dalla segreteria dell’Università Maria Teresa Valentini.

Il Libro fotografico è un’autentica memoria storica dei sarti eugubini pagina dopo pagina.

Ci colpiscono in particolare le pagine dedicate a Giovanni Paolo II, a cui i sarti eugubini scrissero una lettera il 26 ottobre 1998 perché il Papa aveva il padre sarto. Giovanni Paolo II rispose con un telegramma il 29 novembre 1998, impartendo la benedizione sui sarti di Gubbio. Della lettera di risposta del Papa venne data pubblica lettura.

Le confezioni a Gubbio negli anni ’60

Tanti gli aneddoti e i ricordi contenuti nel Libro fotografico, a cominciare dal confezionamento del primo abito da Balestriere nel 1950. Fino all’elezione di Miss Eleganza 1957 a teatro comunale, un abito confezionato da “La PeruginaMaria Bevilacqua zia materna di Gian Franco Gavirati.

Riportiamo di seguito i nomi di alcuni sarti eugubini del dopoguerra: Giordano Ghigi, Onotrio Vantaggi, Mario Sebastiani, Giuseppe Venturi, Giovanni Biraschi, Giuseppe Raffi, Giuseppe Provvedi, Bruno Ragni Calzuola. All’epoca per un abito servivano 45 ore di lavorazione.

Negli anni ’60 il Libro fotografico racconta che si passò dalla bottega alla fabbrica. Nacquero a Gubbio le Confezioni  di Aldo Minelli, Menichetti, i fratelli Pannacci Augusto e Settimio, Marcello e Giuseppina Lioli, Luiseandrè. 

Luiseandrè, le maestranze

Nel 1998 è stata rifondata l’Università dei Sarti di Gubbio, grazie  ai promotori Guido Ciarapica, Bruno Ragni Calzuola, Alvaro Fiorucci, Marcello Lioli, Raffaella Sollevanti, Elvio Tittarelli, Dario Stocchi. Il portabandiera Roberto Svoboda.

La chiesa storica della città dov’erano soliti radunarsi i Sarti è San Giuliano in via dei Consoli, conosciuta dal 1910 come Chiesa dei Sarti. Dal 2004 l’Università dei Sarti istituisce un premio per ricordare e onorare il lavoro dei Sarti di ieri e oggi.

Mentre dal 2011 l’Università dei Sarti veste i nuovi Santi dei Ceri: in particolare la signora Manuela Marchi e le sue ricamatrici hanno vestito Sant’Ubaldo, Giuseppina Fagiani ha vestito San Giorgio e Sant’Antonio. Il Libro fotografico è stato ultimato nel novembre del 2013, e per la sua realizzazione sono stati fatti ringraziamenti al fotografo Gian Franco Gavirati.

Di Francesco CaparrucciFotografie Gavirati