Don Giuliano Salciarini ha mostrato l’opera in tessuto realizzata da Rosella Vantaggi, che verrà utilizzata per coprire la reliquia della Santa Croce. Monsignor Paolucci Bedini: “La Croce nel corso della storia ci ricorda continuamente la vittoria di Cristo sulla morte e sul peccato

Il Vescono Paolucci Bedini durante la Messa a San Domenico

GUBBIO (f.c.) – Nel pomeriggio di venerdì 14 settembre, presso la Chiesa di San Domenico nel Quartiere di San Martino, si è svolta la tradizionale Festa dell’Esaltazione della Confraternita di Santa Croce con l’ingresso nella Confraternita di tre nuovi confratelli Claudio Gaggiotti, Lorenzo Olivieri e Mario Salciarini.

All’interno della Chiesa di San Domenico, è stata celebrata con una funzione religiosa, alla quale ha partecipato anche il sindaco Filippo Mario Stirati, officiata dal Vescovo Monsignor Luciano Paolucci Bedini e dal parroco di San Domenico don Giuliano Salciarini.

Nell’omelia il Vescovo Paolucci Bedini ha affermato: “La Croce è la stessa del Venerdì Santo, la stessa croce che quel giorno ricordiamo con profonda tristezza perché sottolineiamo il fatto che sotto quella croce Gesù ha dato la sua vita. E su quella croce Gesù, uomo come noi, ma figlio di Dio venuto sulla terra per noi, ha inchiodato nella sua carne i nostri peccati e questo solo per un atto d’amore eterno di Dio che sempre e da sempre desidera che nessuno dei suoi figli si perda, fugga lontano dal suo amore, arrivi a non fidarsi del suo amore.

Messa a San Domenico

Quella stessa croce questa sera la celebriamo in una Festa che porta un titolo particolare perché ci chiede di esaltare la Santa Croce, considerandola per noi motivo di vanto e di gloria.

Sembra quasi una prospettiva diversa, e in un certo senso lo è, ma abbiamo bisogno di tenere insieme questi due significati profondi, altrimenti rischiamo delle volte di fare della Croce solo qualcosa che ci parla del mare, del dolore, della tristezza, della morte, della sofferenza.

Questa Festa di oggi ci ricorda che ben presto la Chiesa ha cominciato a segnare i luoghi della sua presenza con il segno della croce perché di quello strumento di morte non lo dovevamo più temere né vergognarci, ma addirittura parlarci. Noi siamo i figli della Resurrezione, cioè Gesù sulla croce ha conquistato una vita nuova. La croce sarà sempre il segno di una vita donata per amore.

Rosella Vantaggi, Paolucci Bedini e Don Giuliano

La Croce nel corso della storia ci ricorda continuamente la vittoria di Cristo sulla morte e sul peccato, per questo possiamo gloriarci della croce di Cristo, ha detto così Vangelo. E questa frase dovremo scolpircela nel cuore, Dio ha tanto amato il mondo da dare il figlio unigenito perché chiunque creda in lui non vada perduto”.

Prima della conclusione della funzione religiosa, si è svolta la tradizionale cerimonia dell’ingresso dei tre nuovi confratelli nella Confraternita di Santa Croce, con don Giuliano Salciarini che ha mostrato l’opera in tessuto realizzata da Rosella Vantaggi, che verrà utilizzata per coprire la reliquia della Santa Croce.

I tre nuovi confratelli sono Claudio Gaggiotti, Lorenzo Olivieri e Mario Salciarini.

Di Ilaria StiratiFotografie Cronaca Eugubina