Primo Lupatelli: “Per i Vigili di Thann lasciare il posto a me e al Vigile tedesco è stato un gesto forte che ho apprezzato molto, perché sentono molto la festa, è come se da noi un Capodieci avesse fatto alzare il Cero ad un cittadino di Thann

GUBBIO (F.C.) – Lo scorso venerdì 29 e sabato 30 giugno alle celebrazione della “Cremation de trois sapin“, che si è svolta a Thann in onore del nostro Patrono Sant’Ubaldo ha partecipato anche il Comandante dei Vigili del Fuoco di Gubbio Primo Lupatelli.

Lupatelli, nella giornata di sabato 30 giugno, ha portato a spalla la statua di Sant’Ubaldo nella processione che porta dalla Cattedrale ai tre pini prima dell’accensione di quest’ultimi. Assieme a lui hanno portato la statua due Vigili del Fuoco di Thann e un Vigile del Fuoco tedesco.

E’ stato emozionante – ha raccontato Lupatelli a Cronaca Eugubinaportare la statua di Sant’Ubaldo durante la processione perché solitamente la portano solo i Vigili del Fuoco di Thann. L’amministrazione comunale di Thann ci ha accolto divinamente e i Vigili del Fuoco come un fratello.

Quando mi hanno chiesto di portare la statua, ero entusiasta della notizia e ho accettato subito, onestamente un po’ ci credevo e mi ero preparato a questa possibilità, infatti avevo portato la mia divisa. Per i Vigili di Thann lasciare il posto a me e al Vigile tedesco è stato un gesto forte che ho apprezzato molto, perché sentono molto la festa, è come se da noi un Capodieci avesse fatto alzare il Cero ad un cittadino di Thann“.

Al Comandante Lupatelli abbiamo anche chiesto un commento sulle celebrazioni: “Sono state celebrazioni molto religiose, nella Cattedrale si è svolto il concerto con il nostro coro eugubino e le musiche sono state da brividi, toccanti, ci siamo emozionati. E’ stata una bella esperienza, poi nessuno della delegazione eugubina sapeva che avrei portato la statua, lo hanno scoperto quando mi sono avvicinato agli altri Vigili del Fuoco per prenderla ed erano tutti entusiasti anche più di me, è stata una bella cosa che mi ha emozionato e mi ha gratificato“.

Di Ilaria Stirati