Il Capodieci Giovanni Vantaggi: “E’ un’emozione incredibile; una gioia immensa se penso anche solo per un attimo a quella che sarà la mia uscita da Palazzo dei Consoli. In tutta la mia vita ceraiola non ho mai litigato con nessuno

GUBBIO (F.C.) – La Festa dei Ceri 2018 è sempre più vicina e come consuetudine Cronaca Eugubina incontrerà tutti i protagonisti del prossimo 15 maggio.

In questa occasione abbiamo l’onore di ospitare sulle nostre colonne il Primo Capodieci del Cero di Sant’Antonio Giovanni Vantaggi “Dudù, espressione della Manicchia esterna e precisamente della zona di Torre Calzolari, che ci ha parlato “a cuore aperto“ della sua carriera ceraiola.

A quanti anni ha iniziato a prendere il Cero? 

La mia carriera ceraiola sotto il Cero grande è iniziata a 18 anni sulla muta della Lapide e sul Buchetto dove facevo il ceppo davanti . Essendo giovane in città non lo prendevo ma mi rendevo comunque utile facendo il braccere agli amici di Torre Calzolari sulla muta del Bargello. Una volta sceso in città sono entrato sia a spalla (e successivamente anche a Capodieci nel 1996 ) sulla muta dell’Alzatella”.

Quali sono state le figure carismatiche che hanno contraddistinto la sua vita ceraiola? 

Dirne qualcuna è come dire, riduttivo. Certamente dico mio fratello Gaetano, Alberto Vagnarelli, Antonio Allegrucci (Toni de Mazzone) a cui io dapprima facevo il braccere sull’Alzatella perché ero piccolo di statura e al quale ho preso il posto dato che ero diventato più alto di lui.

Inoltre non posso dimenticare gli amici e i parenti che vivono all’estero e che torneranno a Gubbio proprio in nome dell’amicizia che ci lega come Quinto Cambiotti che ora vive in Inghilterra e mio cugino Xavier Vantaggi che vive a Parigi e che per me è stato il braccere sul Monte”.

Ormai ci siamo: mancano pochi giorni alla Festa dei Ceri 2018. Quali sono le sue sensazioni; le emozioni e cosa si aspetta dal prossimo 15 maggio? 

In tutta sincerità dormo poco tanta è la tensione che sento crescere in me giorno dopo giorno; ma credo però che tutto ciò sia normale. E’ un’emozione incredibile; una gioia immensa se penso anche solo per un attimo a quella che sarà la mia uscita da Palazzo dei Consoli.

In questo momento non credo che mi lascerò sopraffare dalle emozioni per quanto riguarda il cerimoniale dell’Alzata, anche se questo è ciò che sento adesso. Di una cosa sono sicuro: sulla Calata sarò emozionato”.

Giovanni Vantaggi

Ci può raccontare un aneddoto, un ricordo che le è particolarmente caro? 

Più che raccontare un aneddoto ci tengo a sottolineare due cose di cui vado particolarmente fiero: in tutta la mia vita ceraiola non ho mai litigato con nessuno. Quando ero ragazzino c’era molto campanilismo e in pochi venivano a Gubbio per le riunioni. C’era molta rivalità tra le varie manicchie. Ora secondo me tutto questo non c’è più.

Molti dei miei amici sono di Gubbio e tutto questo mi ha permesso di vivere meglio sia il Cero che la Taverna. Spero che questo processo vada avanti, anche perché per motivi demografici potremmo avere dei problemi nei prossimi anni.

L’apertura fra le manicchie rafforza le amicizie all’interno del Cero. Nella mia vita ceraiola ho sempre cercato di perseguire due, chiamiamoli così comandamenti: il rispetto per gli anziani e il ricordo di chi ci ha preceduto e tramandato questa festa. Due aspetti che non a caso sono scritti chiaramente nella pergamena che ho ricevuto al momento della ratifica”.

Santantoniari 2001

Poi il Capodieci di Sant’Antonio Giovanni Vantaggi precisa anche un’altra sua volontà: “Quella di rifare dopo circa 17 anni la foto dei Santantoniari al Teatro Romano, tra il mazzolino e l’inizio della sfilata”.

Infine uno sguardo al tema della sicurezza, che tanto sta facendo discutere. Cosa ci può dire riguardo alle decisioni che sono state prese? 

A causa delle necessità che stiamo vivendo in questi tempi ritengo che le misure adottate siano giuste e che anzi, forse andavano messe in campo già da qualche anno. Ad esempio, penso che sia un bene non andare tutti all’interno dell’Arengo.

I rappresentanti di ogni Cero hanno contribuito alla discussione portando alla luce i diversi aspetti della Festa. Una delle misure più importanti sul lato della sicurezza per quanto riguarda Piazza Grande sarà l’installazione di alcuni dissuasori fissi sul Muretto che crediamo miglioreranno la situazione attuale”.

Di Giovanni Alessi