Contattato telefonicamente, il Presidente Alfredo Minelli si è detto ottimista sulla possibilità di scattare la foto dei Santantoniari dopo 17 anni (l’ultima volta fu nel 2001), anche se i tempi saranno davvero stretti

Anno 1990

GUBBIO – La Famiglia dei Santantoniarisabato 5 maggio, concluderà il percorso per le celebrazioni del 50esimo della sua costituzione, con una giornata di appuntamenti che vede anche il Patrocinio della Regione Umbria Assemblea Legislativa e il Comune di Gubbio.

Era infatti il 5 maggio 1968 quando un gruppo di ceraioli costituì solennemente quella che sarebbe diventata un’importante istituzione (componente) per la Festa più amata dagli eugubini e per la cultura dell’intera Città.

Alle ore 11 presso la Chiesetta dei Neri (San Giovanni Decollato) verrà celebrata una Santa Messa in ricordo dei Presidenti e Soci defunti.

Dalle ore 17 nella Taverna in via Fabiani dopo un’esibizione di apertura del Gruppo Sbandieratori di Gubbio nell’Orto intitolato ai Genitori di Sant’Ubaldo, si parlerà de “Il senso del cinquantesimo” e sarà successivamente presentata l’opera a ricordo dell’evento dell’artista Oscar Piattella il suono povero di Sant’Antonio Abate“.

Anno 1985

E la pubblicazione del libro “Cinquant’anni” dove attraverso articoli, documenti e numerose immagini verranno ripercorsi i momenti più significativi della storia della Famiglia dei Santantoniari.

Nell’intervista rilasciata a Cronaca Eugubina, il Capodieci di Sant’Antonio Giovanni Vantaggi ha raccontato: “In tutta la mia vita ceraiola non ho mai litigato con nessuno. Quando ero ragazzino c’era molto campanilismo e in pochi venivano a Gubbio per le riunioni. C’era molta rivalità tra le varie manicchie.

Ora secondo me tutto questo non c’è più. Molti dei miei amici sono di Gubbio e tutto questo mi ha permesso di vivere meglio sia il Cero che la Taverna.

Spero che questo processo vada avanti, anche perché per motivi demografici potremmo avere dei problemi nei prossimi anni. L’apertura fra le manicchie rafforza le amicizie all’interno del Cero. Nella mia vita ceraiola ho sempre cercato di perseguire due, chiamiamoli così, comandamenti: il rispetto per gli anziani e il ricordo di chi ci ha preceduto e tramandato questa Festa. Due aspetti che non a caso sono scritti chiaramente nella pergamena che ho ricevuto al momento della ratifica”.

Anno 1998

Poi il Capodieci Giovanni Vantaggi precisa anche un’altra sua volontà: “Quella di rifare dopo circa 17 anni la foto dei Santantoniari al Teatro Romano, tra il mazzolino e l’inizio della sfilata“.

Contattato telefonicamente, il Presidente Alfredo Minelli si è detto ottimista sulla possibilità di scattare di nuovo al Teatro Romano la foto dei Santantoniari dopo 17 anni (l’ultima volta fu nel 2001), anche se i tempi saranno davvero stretti.

Fotografia di copertina Santantoniari al Teatro Romano nel 2001