Il Giovedì Santo viene celebrata in tutte le parrocchie la Messa in Coena Domini, vale a dire la Messa nella Cena del Signore dove si ricorda l’Ultima Cena di Gesù con gli Apostoli e l’istituzione dell’Eucarestia con il pane e il vino consacrati da Gesù

GUBBIO (F.C.) – Sono entrate nel vivo con il tradizionale rito dei Sepolcri, che si è svolto nella serata di giovedì 29 marzo, le celebrazioni della Settimana Santa che anticipano la Santa Pasqua che si festeggerà domenica 1 aprile.

Una visita che non solo popola le Chiese eugubine, ma che viene vissuta dalla Confraternita di Santa Croce con i cori del Miserere eseguiti in alcune Chiese (soprattutto del centro storico) e dell’immediata periferia e dalle Pie Donne di Sabrina Morena, mentre alcune parrocchie organizzano momenti di veglia e preghiera guidata, con un’animazione di canti, salmi e letture bibliche o evangeliche.

Sepolcro Chiesa di San Domenico

La visita ai Sepolcri è una tradizione popolare, che viene impropriamente chiamata Sepolcri perché il Cristo non è ancora morto il Giovedì Santo, ma che rappresenta l’esaltazione dell’Eucarestia perché il Giovedì Santo viene ricordata l’istituzione dell’Eucarestia, cioè l’esposizione del Santissimo Sacramento.

Il Giovedì Santo, infatti, viene celebrata in tutte le parrocchie la Messa in Coena Domini, vale a dire la Messa nella Cena del Signore dove si ricorda l’Ultima Cena di Gesù con gli Apostoli e l’istituzione dell’Eucarestia con il pane e il vino consacrati da Gesù.

Sepolcro Chiesa di San Giovanni

L’ostensione del Santissimo Sacramento

In Cattedrale e nelle varie parrocchie eugubine, la Messa non si conclude tradizionalmente, ma viene lasciata esposta l’Eucarestia per l’adorazione eucaristica dei fedeli, che viene appunto chiamata visita al Sepolcro che altro non è che l’ostensione del Santissimo Sacramento, fatta su degli altari che presentano addobbi artistici o tradizionali, con i fedeli che visitano le Chiese in preghiera e raccoglimento.

Di Ilaria StiratiFotografie Simone Grilli