Stirati: “La cosa molto bella e significativa è che nella nostra città, ancora nella vita dei Quartieri e nelle stesse campagne, queste tradizioni si mantengono molto seriamente e ciò dimostra che c’è un passaggio tra le generazioni, una radice molto forte che accompagna il senso della nostra comunità

Focarone San Pietro

GUBBIO (F.C.) – La pioggia intensa non ha fermato il tradizionale appuntamento con i Focaroni di San Giuseppe, con l’accensione dei fuochi nei Quartieri di Gubbio nel tardo pomeriggio di domenica 18 marzo.

Viste le avverse condizioni meteo quest’anno il Corteo con la Fiamma è partito, all’incirca alle ore 19, direttamente dal Quartiere di Sant’Andrea.

Il percorso ha previsto, come di consueto, l’accensione del focarone nel Quartiere di San Pietro alle ore 19.30, con la pioggia che, meno intensa per alcuni minuti, ha permesso agli eugubini di godersi lo spettacolo del focarone.

Focarone San Giovanni

E’ stata questione di minuti e la pioggia a ripreso a cadere incessante, facendo sì che il focarone nel Quartiere di San Giovanni fosse acceso a lato del fiume Camignano. L’ultima tappa è stata, all’incirca alle ore 21, nel Quartiere di San Martino dove, nonostante la pioggia battente, è stato acceso il focarone su assi di legno adagiati sull’acqua del fiume Camignano.

Al Corteo, assieme all’assessore Gabriele Damiani, ha partecipato anche il sindaco Filippo Mario Stirati, che a Cronaca Eugubina ha dichiarato: “Sono eventi di carattere popolare, tradizioni che affondano le radici in un lontano passato e che segnano per molti versi sia riti di passaggio perché sono momenti di trasformazione anche nel passaggio delle stagioni e poi sono legati a ritualità cristiane, a legami con i Santi. Sin da bambino ricordo che si svolgeva questa tradizione soprattutto a San Giovanni e con i riti alla Chiesa di San Giuseppe.

Focarone San Martino

Quindi sono momenti che accompagnano le comunità, la vita anche agricola perché spesso riguardava le campagne, ed è una tradizione diffusa in tante regioni italiane. Sono legati alla vita delle comunità, a passaggi stagionali e accompagnano ricorrenze religiose e attività dell’agricoltura in maniera molto stretta.

La cosa molto bella e significativa è che nella nostra città, ancora nella vita dei Quartieri e nelle stesse campagne, queste tradizioni si mantengono molto seriamente e ciò dimostra che c’è un passaggio tra le generazioni, una radice molto forte che accompagna il senso della nostra comunità“.

Di Ilaria StiratiFotografie Cronaca Eugubina