Le Porte di Gubbioal di là della loro caratteristica monumentale, devono tornare a svolgere la loro funzione in modo contemporaneo nell’ambito della distribuzione degli accessi del traffico e controllo della sicurezza

GUBBIO (F.C.) – Durante la seduta della Seconda Commissione che si è svolta ieri (venerdì 9 febbraio) è stato presentato dall’architetto Leopoldo Freyrie il masterplan risultato del progetto “L’Oro di Gubbio. Strategie di rigenerazione urbana“.

Il Sindaco Stirati ha introdotto questa presentazione specificando che si tratta più che altro di un atto di consegna del documento, aggiornando poi l’approfondimento a successive riunioni della Commissione.

Freyrie, oltre alla questione Piazza Quaranta Martiri, ha evidenziato nel masterplan altre situazioni sulle quali a suo parere vale la pena investire: “Prima di tutto parliamo delle vocazioni che sono già presenti sul territorio eugubino su cui vale la pena ragionare e far diventare gli assi portanti della rigenerazione.

Alcuni esempi sono le Porte di Gubbio che al di là della loro caratteristica monumentale devono tornare a svolgere la loro funzione in modo contemporaneo nell’ambito della distribuzione degli accessi del traffico e controllo della sicurezza. Poi ci sono degli elementi naturalistici e culturali all’interno della città che vanno consolidati, penso ad una vera e propria cittadella dello sport che è abbastanza compatta come localizzazione, ma è difficilmente riconoscibile.

Parlando invece di riuso, nella frazione di Ponte D’Assi, abbiamo innanzitutto notato che è uno di quei luoghi creati dalla strada nel quale non sono stati costruiti luoghi pubblici. L’ex fornace, anche se è proprietà di un privato, grazie anche alla sua posizione potrebbe essere l’occasione affinché Ponte D’Assi abbia il suo luogo identitario e di aggregazione.

Altri riusi noti sono quelli del Mattatoio e della palestra di San Pietro. Per il Mattatoio abbiamo ipotizzato, visti la presenza del Sentiero Francescano e il turismo legato a San Francesco, la possibilità di diventare un luogo di ospitalità, di conferenza, ricerca legati a San Francescano, andrebbero comunque fatti degli interventi basici come la messa in sicurezza. Sulla palestra di San Pietro, in base alle dimensioni della struttura, abbiamo pensato che potrebbe essere utilizzata per attività associative, sportive, per una ludoteca o per la produzione biologica eugubina“.

Dopo la presentazione alcuni consiglieri comunali hanno espresso pareri positivi e negativi riguardo al lavoro svolto e al risultato finale che ne è derivato. Il consigliere Aldo Cacciamani ha espresso parere favorevole riguardo le indicazioni suggerite da Freyrie, concentrandosi sul fatto che bisogna capire quali debbano essere le prossime mosse che l’Amministrazione comunale deve fare.

Quest’ultimo concetto è stato affrontato anche dalla consigliera Virna Venerucci, che ha spiegato che a suo avviso questo masterplan ha evidenziato delle letture di cui si era a conoscenza già da tempo senza che ci fosse stato un passo in avanti come ci si auspicava, vale a dire quello di dare indicazioni più concrete e precise su dove poter partire e sull’aspetto economico di questa possibile rigenerazione urbana.

Di Ilaria Stirati – Fotografie Cronaca Eugubina