I numeri parlano chiaro e il bilancio è estremamente positivo e anche se l’anno appena trascorso è stato particolarmente difficile, il risultato molto lusinghiero posiziona Gubbio ancora una volta al secondo posto nella Regione, dopo la Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia” 

Chiesetta dei Muratori

GUBBIO – Arrivano dal Polo Museale comunale gestito da Gubbio Cultura Multiservizi, i dati degli ingressi del 2017 in riferimento al Museo Civico Palazzo dei Consoli, al Museo Multimediale della Festa dei Ceri, al Museo della Civiltà Contadina e alla Chiesa di San Francesco della Pace.

Sono complessivamente 52.572 biglietti e di questi 41.252 sono quelli riguardanti il solo Palazzo dei Consoli, con le sue numerose collezioni e attrattive.

I numeri parlano chiaro e il bilancio è estremamente positivo – si legge in un comunicato –  e anche se l’anno appena trascorso è stato particolarmente difficile, il risultato molto lusinghiero posiziona Gubbio ancora una volta al secondo posto nella Regione, dopo la Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia. 

Foto Piazza Grande

Palazzo dei Consoli

Nonostante l’effetto post terremoto che, particolarmente nei primi mesi dell’anno, ha pesantemente condizionato la presenza anche nei musei cittadini, determinando una inevitabile flessione annuale di circa il 14%, sono vari i fattori di tenuta e rilancio: l’offerta museale articolata e suggestiva, l’imponente fascino di Palazzo dei Consoli, le aperture con prolungamento orario nel corso dell’anno possibile anche grazie al sostegno dell’amministrazione comunale e della Regione Umbria,  la proposta di biglietti cumulativi, di convenzioni con le strutture ricettive, le iniziative e gli eventi espositivi, che hanno rappresentato un’ulteriore attrattiva. 

Considerando poi le presenze per le attività di didattica museale, aggiuntive rispetto alla bigliettazione (2.053) viene raggiunta la cifra di 54.625 presenze di chi, a vario titolo e con varie modalità, ha avuto accesso al patrimonio storico artistico e culturale custodito e valorizzato negli spazi del circuito comunale cittadino.

Un dato questo che, congiuntamente alle performance degli altri spazi museali cittadini, integra quello relativo ad arrivi e presenze sul territorio, che fornisce una lettura solo parziale del movimento turistico,non consentendo di leggere l’interesse per il ‘consumo’ culturale e il ruolo di questo nella progettazione della proposta turistica del territorio“.