Monsignor Luciano Paolucci Bedini: “Quella del presepe è la storia di una famiglia senza casa e San Francesco sentiva talmente tanto sua questa condizione da viverla. Il presepe ci insegna che tutti noi vorremmo dare una casa a questa famiglia, ed è bellissimo che questi presepi siano il frutto di impegno e condivisione fra generazioni“

Monsignor Paolucci benedice i Bambinelli
GUBBIO (F.C.) – Proseguono senza sosta le iniziative in vista del Natale. Il giorno dell‘Immacolata Concezione, come tradizione vuole, si fanno l’Albero e il Presepe e non sono stati da meno i Quartieri di San Martino e San Pietro, che proprio in questo giorno hanno inaugurato le loro natività, alla presenza del sindaco Filippo Stirati e del vescovo Monsignor Luciano Paolucci Bedini.
Due presepi diversi, entrambi suggestivi. Quello di San Martino composto da circa 170 personaggi e che quest’anno ha il tema “non c’era posto per loro nell’albergo (Mt. 2,7)“. Durante la cerimonia nella Chiesa di San Domenico il Vescovo Luciano ha benedetto tutti i bambinelli, che saranno posti nei nostri presepi.

Il presepe vivente di San Pietro
La natività rappresentata a San Pietro è invece vivente. Una cosa accomuna le due iniziative. Lo sforzo dei volontari che rappresentano la migliore espressione di una città che ha spirito di iniziativa, come hanno sottolineato il sindaco Filippo Stirati e Monsignor Paolucci Bedini.
“Questi presepi – ha affermato il sindaco Stirati – rappresentano la quinta essenza dell’eugubinità, che da ancora più prestigio al nostro fantastico centro storico medievale” .
Significativo il messaggio del Vescovo Luciano: “Quella del presepe è la storia di una famiglia senza casa e San Francesco sentiva talmente tanto sua questa condizione da viverla. Il presepe ci insegna che tutti noi vorremmo dare una casa a questa famiglia, ed è bellissimo che questi presepi siano il frutto di impegno e condivisione fra generazioni“.
Di Giovanni Alessi – Fotografie Cronaca Eugubina