Monsignor Mario Ceccobelli: “Credo che Guglielmina Roncigli ci abbia indicato una via molto bella, forse l’unica via per andare oltre a questa vicenda che rimarrà a Gubbio come un evento che sottolinea l’inutilità della guerra“

Mario Ceccobelli e Laura Tomarelli
GUBBIO (F.C.) – In occasione della ricorrenza del 2 novembre, la Commemorazione dei Defunti, il Vescovo di Gubbio Mario Ceccobelli questo pomeriggio (giovedì 2 novembre) ha benedetto all’interno del Mausoleo le tombe dei 40 eugubini uccisi il 22 giugno del 1944 dai soldati tedeschi.
Alla cerimonia hanno partecipato la presidente dell’Associazione Famiglie dei Quaranta Martiri Laura Tomarelli e alcuni parenti delle quaranta innocenti vittime dell’eccidio.
“Deve essere normale – ha esordito Ceccobelli – in questo giorno in cui tutti vanno al cimitero per ricordare i defunti, che i parenti di queste vittime innocenti vengano qui a portare la propria preghiera e a ricordare i loro cari. Per me è l’ultima volta che ci troviamo qui, sono arrivato ai saluti.

Il Vescovo Mario Ceccobelli
Devo dire che porterò con me questi quaranta fratelli, porterò con me la vostra sofferenza che vi aiuti a capire che senso dare a quest’evento che non può rimanere prigioniero dell’odio, prigioniero del rancore, perché significherebbe continuare a soffrire.
Credo che Guglielmina Roncigli ci abbia indicato una via molto bella, forse l’unica via per andare oltre a questa vicenda che rimarrà a Gubbio come un evento che sottolinea l’inutilità della guerra.
Spero che gli uomini riflettano sulle sorti dell’umanità per diffondere il fatto che la guerra produce solo violenza, dolore e morte, ecco speriamo che gli uomini comprendano questa lezione“.

La benedizione delle tombe dei Quaranta Martiri
Il vescovo ha quindi benedetto e poi cosparso l’incenso su ognuna delle tombe dei Quaranta Martiri, e poi ha proseguito: “La vita che viene da Dio è una vita eterna e saremo noi a scegliere come sarà questa vita eterna, se avremo accolto l’invito di Gesù a seguirlo come Maestro e a vivere nella legge dell’amore o avremo scelto altro, che porta alla morte eterna.
Dentro il Regno di Dio ci si può entrare solo con la veste bianca, quella veste bianca che ci è stata consegnata il giorno del battesimo“.
Prima di concludere la cerimonia, Monsignor Ceccobelli ha letto la preghiera di suffragio dei Quaranta Martiri che fu scritta dall’allora vescovo di Gubbio Beniamino Ubaldi e una volta terminata la celebrazione ha salutato i parenti delle quaranta vittime eugubine che hanno partecipato alla benedizione.
Di Ilaria Stirati – Fotografie Cronaca Eugubina