Fabrizio Rosati: “E’ emerso che nessuno era a favore di questo progetto, che porterebbe soprattutto dei lavori invasivi per la via, ma si tratta anche di un progetto slegato con l’idea di rivalutazione dell’area del centro storico

Incontro presso la Taverna di San Giorgio

GUBBIO (F.C.) – Si è svolto, presso la Taverna di San Giorgio, un incontro fortemente voluto dall’Associazione Quartiere di San Giuliano, durante il quale il prof. Paolo Belardi ha illustrato un concept (“Risalire Gubbio”), vale a dire un’idea di come si potrebbe realizzare il percorso di risalita meccanizzata che collega piazza Quaranta Martiri agli ascensori di via Baldassini, attraverso via della Repubblica, per invogliare soprattutto i turisti a frequentare la parte alta della città.

All’incontro hanno partecipato il presidente dell’Associazione Quartiere di San Giuliano Francesco Pascolini, il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati, oltre che ai residenti e agli operatori economici della zona interessata.

Foto Francesco Pascolini

Francesco Pascolini (Foto Paolo Panfili)

Abbiamo organizzato questo incontroha dichiarato a Cronaca Eugubina il presidente dell’Associazione Quartiere di San Giuliano Francesco Pascolini con l’esigenza di conoscere il progetto di risalita meccanizzata di cui si è tanto parlato. Un progetto ipogeo, vale a dire sotterraneo, che interessa la zona di via della Repubblica.

Dopo la premessa del Sindaco Stirati, il prof. Belardi ha illustrato un concept, che ha dato delle linee guida su come potesse essere realizzato il progetto, non dettagli tecnici, ma un’idea su come fare questo percorso e su come quindi valorizzare gli spazi.

Con quest’incontro abbiamo ricevuto degli elementi per poter maturare nelle prossime settimane una posizione come Consiglio Direttivo dell’Associazione. Sono comunque emerse fortissime perplessità sull’utilità di questo percorso in un periodo di crisi come questo, ma anche sull’incerta durata dei lavori che bloccherebbero tutta la via.

Su questi aspetti non abbiamo avuto delle risposte concrete, il progetto è stato valutato negativamente dal punto di vista economico per le attività commerciali e dal punto di vista dell’utilità e dell’impatto architettonico. Il fulcro dell’incontro era l’informazione per avere un’idea più chiara.

Come Associazione siamo orgogliosi e soddisfatti della numerosa partecipazione, perché ha significato che si tratta di un tema sentito. Noi comunque ci siamo messi al servizio di residenti e degli operatori commerciali della zona per informarli sulla questione.

Foto Quartiere di San Giuliano

Dibattio nella Taverna di San Giorgio

Le opinioni di alcuni commercianti 

Sull’argomento, abbiamo anche intervistato alcuni commercianti della zona, presenti all’incontro di ieri per capire il punto di vista di chi vive quotidianamente la zona interessata al progetto.

A mio avviso ha affermato il titolare della tabaccheria Manciniè un’opera inutile, improvvisata che dividerebbe la città. Ci sarebbero dei grossi disagi nel periodo dei lavori con il cantiere che bloccherebbe la città, è un’opera enorme che però non darebbe un qualcosa in più alla città, anzi renderebbe la via più deserta di adesso.

In questa situazione economica precaria con questo progetto salterebbe la parte commerciale della città per far arrivare la gente a Piazza Grande, che comunque è un approdo naturale per i turisti quando vengono a Gubbio. Quello che è emerso durante l’incontro è che tutti gli interventi che si sono succeduti erano contrari a questo progetto“.

Il Quartiereha proseguito lo storico commerciante Fabrizio Rosatiha chiesto questo incontro con i residenti e gli operatori economici, durante il quale è stato presentato un concept architettonico su una futuribile valutazione di fattibilità riguardo a questo progetto.

Foto Piazza San Giovanni

Piazza San Giovanni

E’ emerso che nessuno era a favore di questo progetto, che porterebbe soprattutto dei lavori invasivi per la via, ma si tratta anche di un progetto slegato con l’idea di rivalutazione dell’area del centro storico.

Come ho già detto la volontà popolare è quella di non farlo, a mio avviso è un concept che al momento andrebbe messo da parte, perché si tratta di un progetto prematuro, di un passo troppo avanti.

Ovviamente non ce l’ho con nessuno, ma prima va ridisegnato l’intero centro storico e poi vanno aggiunti i tasselli come potrebbe essere questo percorso di risalita meccanizzata“.

Di Ilaria Stirati – Fotografie Cronaca Eugubina