La poetessa eugubina ha dedicato il libro ai nonni e alla memoria del padre. Durante la presentazione ha affermato: “Mio padre mi ha insegnato a lottare sempre per i sogni miei e degli altri perché un sogno condiviso è più grande e prezioso

Foto Cecilia Passeri

Cecilia Passeri

GUBBIO – E’ stato presentato venerdì pomeriggio in Biblioteca Sperelliana, il libro “Storia di Ordinaria Follia” della poetessa eugubina Cecilia Passeri, una nuova raccolta di poesie su temi di stretta attualità come la violenza sulle donne e il femminicidio, la guerra e l’immigrazione, la disabilità. Ma anche poesie d’amore e poesie più leggere dedicate al Carnevale e alle gioie della vita.

Presentatrice della serata è stata Federica Pellegrini, che ha introdotto di volta in volta gli argomenti, intervistando Cecilia Passeri, che ha risposto fornendo l’interpretazione delle poesie lette al pubblico. Il ricavato delle vendita del volume sarà in parte devoluto ad un’Associazione che si occupa della tutela degli animali abbandonati e maltrattati.

A questo proposito la Passeri ha affermato: “La mia cagnolina mi ha insegnato l’amore incondizionato. Ho deciso di devolvere parte del ricavato in beneficenza perché vi sono ancora troppi animali vittime di maltrattamenti“. E’ stata letta la poesia “Il rifiuto umano“.

Il primo argomento trattato è stato quello della violenza sulle donne. “Metto nelle mie poesie tutto ciò che vedo e vivo“, ha detto Cecilia Passeri. Sono state lette le poesieE rotola la vita di sorelle indifeseeCorsa all’inferno“.

Foto Cecilia Passeri

Federica Pellegrini e Cecilia Passeri

Si è poi parlato di guerra e immigrazione. “Mio nonno mi raccontava sempre di quando era stato prigioniero in Africa. Nonna venne fatta prigioniera dai tedeschi, si spaventò a tal punto che le rimase una ciocca di capelli bianchi“. Qui Cecilia si è commossa, al ricordo dei nonni e dei loro racconti di vita. Sono state lette le poesie “Omar” e “Disperata Pace“.

Altro argomento trattato quello della disabilità. Federica Pellegrini ha spiegato: “Viviamo in una società 2.0 e ancora abbiamo il problema delle barriere architettoniche in Italia“. Cecilia ha detto: “Le barriere architettoniche sono una piaga“. Sono state lette le poesie “Disabile” e “D’inverno è più caldo“.

Cecilia Passeri ha concluso la presentazione dedicando il libro al padre. “Mio padre mi ha insegnato a lottare sempre per i sogni miei e degli altri, perché un sogno condiviso è più grande e prezioso“.

Di Francesco CaparrucciFotografie e video Cronaca Eugubina