Filippo Stirati:Oggi come non mai, in un tempo divorato dalla velocità, dal presente, dalla superficiale percezione del momento credo che la storia sia necessaria soprattutto per i giovani“. Giancarlo Pellegrini ha presentato l’atlante online delle stragi nazifasciste

Don Fausto Panfili

GUBBIO – La città di Gubbio celebra la Giornata Internazionale della Memoria. Dopo la Messa celebrata da Don Fausto Panfili al Mausoleo dei Quaranta Martiri, si è svolta all’aula magna della Scuola media “Mastro Giorgio Nelli” un incontro per non dimenticare, nel quale sono intervenuti Laura Tomarelli (presidente dell’Associazione Famiglie Quaranta Martiri), Don Fausto Panfili (vicario della Diocesi di Gubbio), il sindaco Filippo Mario Stirati e il docente universitario Giancarlo Pellegrini. ‘

Oggi ricorre la Giornata Internazionale della Memoriaha aperto gli interventi Laura Tomarellisancita in Italia nel 2000. Si tratta di una data simbolo che è giusto che venga trasmessa con tutta la sua forza dirompente ed evocatrice, soprattutto alle giovani generazioni, nate e cresciute in un’epoca che appare tanto distante nel tempo. Ci ritroviamo qui a ricordare il genocidio di milioni di ebrei, ma anche un numero elevato di morti tra le popolazioni europee ritenute inferiori alla razza ariana.

Affinché questo Giorno della Memoria non diventi una vuota e sterile celebrazione, questa giornata deve necessariamente caricarsi d’impegno e d’importanti significati tra cittadini ed istituzioni. Insieme dobbiamo vigilare sulla memoria di quanto è accaduto ed evitare che si possa negare l’orrore della Shoah, imparare a difendere i diritti umani ed aprire gli occhi sull’indifferenza”.

Foto Filippo Stirati

Filippo Stirati

Anche il sindaco Filippo Mario Stirati ha voluto esprimere il proprio pensiero sul ruolo della storia e della memoria: “È sempre una giornata molto emozionante, anche molto appassionata e vera. La celebriamo con convinzione ed autentica partecipazione. Sono un grande amante della storia, credo che sia la materia principe di qualunque insegnamento vogliamo impartire.

Oggi come non mai, in un tempo divorato dalla velocità, dal presente, dalla superficiale percezione del momento credo che la storia sia necessaria soprattutto per i giovani. Il XX secolo è stato segnato da queste tragedie, il fascismo, il nazismo, lo stalinismo ecc. Mi auguro che oggi le nostre istituzioni democratiche siano molto più solide e coriacee, anche se negli anni ’20 e ’30 in molti pensavano che le democrazie fossero ormai alla frutta.

Credo che la memoria, la rievocazione delle vicende drammatiche degli anni della Shoah vada riletta e inquadrata nelle grandi sfide, nei grandi interrogativi che dobbiamo porci. Voglio dire che ci sono dei segnali, negli stati d’animo e nell’opinione pubblica, che hanno della affinità preoccupanti con la situazione d’allora e di questo dobbiamo esserne consapevoli”.

Superiamo l’indifferenza ha affermato Don Fausto Panfiliper essere attenti al momento storico che viviamo, come segno che Dio ci ha offerto questo momento. Dobbiamo vivere con dignità, non perché un giorno si possa dire ‘potevamo fare qualche cosa’. L’oggi ci appartiene, il domani non è nostro”.

Foto Giancarlo Pellegrini

Giancarlo Pellegrini

Il docente universitario Giancarlo Pellegrini ha illustrato un progetto al quale ha partecipato assieme ad altri storici a livello nazionale, 90 in tutto, ovvero la realizzazione dell’atlante online delle stragi nazifasciste che confuta la cifra di 15.000 civili morti, di cui si è sempre parlato, dimostrando che ci sono stati circa 5.600 episodi di violenza, senza contare gli scontri tra partigiani e nazisti, con circa 23.600 morti.

C’è bisogno di avere una prospettiva storica delle cosesostiene Giancarlo Pellegriniperché altrimenti ci lamentiamo sempre che tutto va male. Non ha senso dire che tutto quanto va male, perché le cose vanno anche se potrebbero venire meglio. È una visione che guarda al passato e ci porta in una posizione irrazionale.

I giovani soprattutto devono cercare di avere fiducia, cercando di guardare le cose non solo negativamente, ma con serenità. Non bisogna assimilare solo il discorso negativo, dobbiamo cercare di essere critici, ma in maniera razionale, ovvero saper scegliere perché sennò ci lamentiamo soltanto”.

Di Ilaria StiratiFotografie Cronaca Eugubina