Stamane a Gubbio la riunione dei delegati Cgil alta Umbria. Il caso della Sartoria Eugubina è stato messo in risalto come esempio di qualità, in cui è stato possibile inserire giovani disoccupati e lavoratori che hanno rinunciato alle forme di assistenza statale

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La riunione dei delegati Cgil alta Umbria a Gubbio

GUBBIO – Sì è tenuta questa mattina di lunedì 5 settembre, presso la Sala ex refettorio Biblioteca Sperelliana la riunione dei delegati della CGIL provinciale inerente le problematiche del mercato del lavoro e le strategie di sviluppo per l’alta Umbria.

Il sindaco di Gubbio Filippo Stirati, presente alla riunione, ha salutato i presenti prima di recarsi alla Giunta comunale. “Ci tenevo molto ad essere presente, la CGIL e il sindacato rappresentano per noi un interlocutore privilegiato sul tema del lavoro e dell’occupazione in particolare e sugli strumenti da introdurre per migliorare la condizione economica e sociale.

Il dialogo e la concertazione sono mezzi prioritari nell’adozione delle strategie di sviluppo da attuare. Noi stiamo lavorando al fine di incrementare le opportunità di integrazione Umbria Marche, favorendo le sinergie tra i vari territori, utilizzando ad esempio i bandi europei. Condivido i temi centrali del documento di questa riunione, lo sviluppo di strumenti integrativi per migliorare le condizioni strutturali del tessuto socio economico”.

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La riunione in Biblioteca Sperelliana

Alessandro Piergentili, responsabile CGIL Alta Umbria, ha introdotto il tema centrale dell’attivo di delegati CGIL presentando la relazione introduttiva, dopo aver delineato le difficoltà dei sistemi territoriali dell’alto Tevere e dell’alto Chiascio, minati crisi economica e povertà crescente.

La strategia che noi proponiamo dovrà essere avviata utilizzando la programmazione dei fondi comunitari disponibili per il settennio 2014 2020, gli interventi di sviluppo locale finanziati dai fondi Fesr, Fse, Feasr, Feamp, combinati con  i progetti Gal dell’Agenda Urbana. Tutela del territorio, valorizzazione delle risorse naturali e culturali, consolidamento del sistema produttivo per renderlo competitivo, e sviluppo delle politiche energetiche sono I settori su cui si deve intervenire.

Riorganizzazione dei plessi scolastici e realizzazione di nuovi plessi di qualità, riorganizzazione dell’offerta sanitaria per garantire la rapidità dei servizi di emergenza, la proposta di due spazi degli ex ospedali di Città di Castello  e Gubbio quali poli integrati dei servizi per la salute, l’adeguamento dei servizi di trasporto, in particolare l’accessibilità della rete ferroviaria Orte Falconara, Roma Firenze; la realizzazione della E78 come asso strategico verso il Tirreno, il completamento del tratto Perugia Ancona per farne un territorio interconnesso; sono i punti focali su cui si concentra il piano di lavoro al centro del dibattito di questa mattina”.

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Lintervento di Filippo Stirati

Conclusa la relazione introduttiva è iniziato il dibattito tra i presenti. Il tema dell’istruzione e il ruolo ricoperto dalla formazione scolastica è stato uno dei temi sollevati, in particolare in relazione al mercato del lavoro. Il caso della Sartoria Eugubina è stato messo in risalto come esempio di qualità, in cui è stato possibile inserire giovani disoccupati e lavoratori che hanno rinunciato alle forme di assistenza statale.

Il Job’s act e le politiche del governo attuale sono state individuate come inefficienti nella gestione della difficile situazione del mercato del lavoro, le quali spesso diventano mezzo catalizzatore di nuova precarietà.

Il rilancio delle politiche sociali, del welfare sono i mezzi necessari per contrastare gli effetti socio economici causati dalla crisi, al fine di rilanciare una crescita equilibrata ed inclusiva fondata sulla centralità della persona e dei suoi diritti. Questa è uno degli premesse essenziali emersi con forza nella riunione di questa mattina.

Alessandro GalassiFotografie Cronaca Eugubina