Questa eccezionale esposizione è stata fortemente voluta dal Direttore del Museo Diocesano, Don Pietro Vispi e dall’Associazione Culturale “La Medusa”, ente gestore del Polo Museale Diocesano

GUBBIO – Jeshua, il Cristo misericordioso che accoglie i pellegrini alla Chiesa di Santa Maria dei Laici, arrivato in occasione della Settimana Liturgica Nazionale, è una straordinaria opera scultorea di Attilio Cartone, 43 anni, risiede a Casciana Terme e da tantissimi anni ha il ferro quale principale compagno di vita. Prima lavorava all’officina Ferretti di Capannoli, ora è un artigiano in proprio ed è tra i pochissimi in Italia a lavorare il ferro a freddo usando la lamiera da quattro millimetri.

Questa eccezionale esposizione è stata fortemente voluta dal Direttore del Museo Diocesano, Don Pietro Vispi e dall’Associazione Culturale “La Medusa“, ente gestore del Polo Museale Diocesano di Gubbio. Il Cristo misericordioso accoglierà tutti i pellegrini e i sacerdoti, che arriveranno a Gubbio in occasione della Settimana Liturgica nazionale, in un ambientazione suggestiva e mistica quel’è la Chiesa detta dei Bianchi. L’opera  ha la particolarità di essere stata modellata dallo scultore con il semplice utilizzo di mola e martello, lavorando il ferro a freddo.

Una tecnica e un’abilità veramente unica. Attilio Cartone, trova in questo metallo, il suo principale compagno di vita, “Il ferro è una materia viva, un conduttore di calore, attraverso di esso riesco a trasmettere le mie emozioni,conferma lo stesso Cartone –  così la forma prende corpo e trasmette a sua volta emozione. E’ allora che il ferro mi risponde. Per realizzare Jeshua è stato necessario un anno di tempo sottratto alla notti“.

Un opera maestosa dunque quella di Cartone che ci lascia senza fiato per la sua espressività e per la straordinaria gestualità, in un iconografia insolita e fortemente terrena. La materia viene plasmata e diventa il corpo di Jeshua, il Cristo accogliente e misericordioso che, inginocchiato e con le braccia spalancate, si pone in un gesto supremo di amore. Un’opera che sembra fatta appositamente per far pensare.

Nell’anno che Papa Francesco ha voluto dedicare alla Misericordia, il Jeshua di Attilio Cartone sembra volerci dire che nell’abbraccio del Cristo misericordioso e in quelle sue braccia protese verso il mondo, c’è posto per tutti noi e per tutti coloro che vivono la difficoltà del nostro tempo. L’esposizione della scultura è ad ingresso libero, dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 15 alle 18.