“Sì, siamo sulla strada giusta ma dobbiamo restare umili e lavorare. Se manterremo i piedi per terra e continueremo a lavorare sodo potremo toglierci buone soddisfazioni“

La formazione rossoblù
GUBBIO – È soddisfatto: ha superato il primo esame tra i professionisti. Contro la Sambenedettese non c’era infatti solo il ritorno del Gubbio tra i professionisti, ma era anche il battesimo del tecnico pesarese nel calcio che comincia a contare sul serio. E Giuseppe Magi l’esame l’ha superato a pieni voti e con la lode.
“Sarebbe ingiusto – attacca a dire – affermare che i meriti sono soltanto i miei. In realtà se magi riesce a fare bene anche in Lega pro, o quanto meno ha fatto bene alla prima occasione. È perché dietro c’è tutto un lavoro di tante persone che collaborano con me. A cominciare dalla società, dal presidente, dal direttore sportivo. E poi il mio staff con gli allenatori e il preparatore, i medici, i fisioterapisti, i giocatori che si mettono in gioco, si allenano molto intensamente, fanno sacrifici. Insomma sono contento, ma il merito va diviso tra tutte queste persone“.

Romano e Magi
Contro al Samb si è già vista la sua mano.
“Abbiamo giocato con applicazione, la manovra è stata ordinata e la squadra equilibrata. È chiaro che dobbiamo migliorare molte cose, come per esempio la velocità di circolazione della palla, ma siamo in agosto e sono soddisfatto“.
In campo un Gubbio tatticamente diverso rispetto a quello che ha vinto la serie D.
“Squadra migliore come livello tecnico, strutturale come muscoli e centimetri, e tattico. Un po’ di tutto“.
Il suo 4-3-3 funziona anche in Lega Pro.
“È un modulo che mi piace, l’ho sempre detto, e i giocatori cominciano a interpretarlo nella maniera giusta. Contro la Samb abbiamo tenuto i tre attaccanti moto alti per cercare l’uno contro uno con i difensori marchigiani, nel contempo le nostre mezzali Giacomarro e Valagussa hanno alzato il pressing e sono andati a prendere gli avversari molto alti. Abbiamo cioè cercato in qualche modo di schiacciarli costringendoli ad abbassare gli esterni tanto da farli giocare sul 5-3-2 piuttosto che sul 3-5-2“.

La squadra saluta i tifosi a fine partita
Mossa riuscita appieno.
“I ragazzi sono stati bravi anche se, ripeto, abbiamo ancora tanto da lavorare“.
Incontentabile.
“Mi è piaciuta la volontà di giocare sempre in maniera propositiva e la determinazione con cui la squadra ha giocato fin dal primo minuto. Però nel finale avremmo dovuto essere più concreti, essere meno lunghi, concedere meno possibilità alle loro ripartenze e chiuderla definitivamente senza dover soffrire fino alla fine dopo aver dominato per tutti i novanta minuti“.
Più muscoli e più qualità in mezzo al campo, e poi un attacco dove Candellone sembra la tessera perfetta del puzzle.
“Sì, siamo sulla strada giusta ma dobbiamo restare umili e lavorare. Se manterremo i piedi per terra e continueremo a lavorare sodo potremo toglierci buone soddisfazioni“.
Servizio a cura di Euro Grilli – Fotografie Cronaca Eugubina