Il Vescovo di Gubbio, Mario Ceccobelli sarà presente e presiederà la santa messa insieme al cappellano militare Don Lorenzo Cottali

Don Fausto Panfili con la Fiaccola

Don Fausto Panfili con la Fiaccola

GUBBIO – La Fiaccola della Riconciliazione, accesa in Basilica a Sant’Ubaldo giovedì 4 agosto e successivamente trasferita alla Chiesa della Vittorina, è arrivata nella giornata di oggi (sabato 6 agosto) alle pendici del Col di Lana, dove ha fatto una breve sosta al Sacrario di Pian di Salesei accolta dal Sindaco di Livinallongo del Col di Lana Leandro Grones e dai rappresentati del gruppo Alpini.

Il presidente dell’associazione Eugubini nel Mondo Mauro Pierotti  ricorda le riflessioni e l’impegno  comune  per l’evento del Col di Lana.

Oltre al centenario del 2017, un altro centenario, relativo al Col di Lana, si celebra quest’anno e si riferisce ad un importante fatto bellico che ricorda l’atrocità della inutile strage come fu definita, da Papa Benedetto XV, la Grande Guerra.

La Fiaccola alla Vittorina

La Fiaccola alla Vittorina

Il fatto in questione è lo scoppio della mina del Col di Lana, che con 55 quintali di gelatina sconvolse la vetta del monte e permise all’esercito italiano di conquistare la vetta del Col di Lana il 17 aprile 1916, provocando  gravissime perdite non solo tra gli austriaci, ma anche tra gli italiani.

Ovviamente oggi non si tratta di celebrare una vittoria. Oggi ci si interroga su quello che una guerra comporta, si tratta di lavorare per unire e per riconciliare. Già nel 2012 una statuina di S. Ubaldo è stata collocata nella cappella costruita a Cima Lana, proprio sul bordo del cratere lasciato dallo scoppio della mina. La ragione di ciò sta nel fatto che Sant’Ubaldo nel 1985 fu definito Santo della Riconciliazione da Papa Giovanni Paolo II, per cui la presenza di una sua immagine può, a pieno titolo, essere oggetto di culto in un luogo simbolo di Guerra perché lo stesso possa essere oggi, a distanza di tanti anni, simbolo di pace e di riconciliazione.

Foto Pian dei Salesi

Sacrario Pian dei Salesei

Per questo l’associazione Eugubini nel Mondo ha programmato, quest’anno, di essere presente alla celebrazione di questo centenario con un’iniziativa importante: portare il fuoco del Santo della Riconciliazione in vetta al Col di Lana, sul luogo simbolo di Guerra che oggi, con la presenza pacifica e congiunta di militari italiani ed austriaci, diviene un simbolo di pace e di fratellanza.

L’iniziativa è condivisa, sostenuta e resa possibile dalla partecipazione dell’associazione sportiva Gubbio Runners, che con il suo presidente Marco Busto e i suoi maratoneti porterà materialmente la Fiaccola della Riconciliazione da Gubbio al Col di Lana con una maratona a staffetta percorrendo le strade di mezza Italia“.

Domani (domenica 7 agosto) la Fiaccola arriverà in vetta al Col di Lana, alle ore 11, in occasione della cerimonia di commemorazione in ricordo e a suffragio di tutti i caduti della Grande Guerra, organizzata dal Gruppo Alpini del Col di Lana e dal Comune di Livinallongo. Il Vescovo di Gubbio, Mario Ceccobelli sarà presente e presiederà la santa messa insieme al cappellano militare Don Lorenzo Cottali.

Foto Matteo Fagiani

Matteo Fagiani

Durante il percorso la Fiaccola è stata portata dai maratoneti della Gubbio Runners (nella foto si riconosce Matteo Fagiani). I maratoneti sono stati scortati da un gruppo di ciclisti dell’associazione Ikuvium Bike Adventure e da alcuni motociclisti. Un autobus della ditta Co.tra.pe e un’ambulanza di Gubbio Soccorso, con relativo staff sanitario, fanno parte della carovana, tutti in maniera gratuita e volontaria.

Importante e di grande significato simbolico il fatto che l’ultimo tedoforo che porterà la fiaccola in vetta al Col di Lana ed accenderà il tripode che resterà acceso per l’intera giornata, sarà una discendente di un soldato eugubino morto proprio sul Col di Lana. Tra i nostri soldati caduti su quel fronte, in rappresentanza e a ricordo di tutti, ne abbiamo scelto uno Menichetti David, che morì in combattimento proprio sotto la vetta del Colle: aveva 33 anni e lasciava una giovane moglie con due figli, di cui una bimba di appena un anno e mezzo.

Ebbene, la nipote Roberta Vantaggi di quella bambina che a causa della guerra non conobbe mai suo padre, porterà il fuoco della Riconciliazione in quel luogo che 100 anni prima è stato intriso di sangue di tante giovani vite.

Fotografie Cronaca Eugubina e Gubbio Soccorso