Un gesto di assunzione di responsabilità da parte dei presunti colpevoli, e in questo caso la collaborazione delle famiglie sarebbe preziosa, potrebbe aiutare a risolvere con conseguenze minori quanto accaduto

GUBBIO – Ci sono numerosi “indagati” che saranno invitati dai Carabinieri a raccontare quanto accaduto il 9 giugno scorso quando sul Parco di Coppo, durante i festeggiamenti per la fine dell’anno scolastico, alcuni giovani hanno danneggiato e, in alcuni casi distrutto, le suppellettili e quanto trovato nelle aree di ristoro.

Ciò non bastasse uno di loro ha ferito a un occhio e alla tempia il gestore del bar di Coppo che era intervenuto per cercare di riportare la situazione alla normalità, un operatore televisivo è stato spintonato e un altro giovane è stato portato in ospedale per abuso di alcool.

Che succede ora?

C’è già una persona deferita all’Autorità giudiziaria per il reato di aggressione e lesioni, ma almeno una decina rischiano di essere denunciati per danneggiamenti. E’ evidente che i Carabinieri chiameranno a deporre coloro sui quali ci sono sospetti di colpevolezza per aver partecipato ai danneggiamenti a Parco Coppo.

Da lì, poi, in base alle dichiarazioni fornite procederanno facendo fare alla giustizia il proprio corso. Forse, se i responsabili si presentassero spontaneamente raccontando la verità, la collaborazione potrebbe far prendere a tutta la vicenda una piega meno grave di quella che in realtà si profila all’orizzonte visto che il reato di danneggiamento è di natura penale.

Un gesto di assunzione di responsabilità da parte dei presunti colpevoli, e in questo caso la collaborazione delle famiglie sarebbe preziosa, potrebbe aiutare a risolvere con conseguenze minori quanto accaduto.

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