Dicono che sia dovuto intervenire Stirati di persona per placare gli animi accesi, anche degli abitanti vicini

GUBBIO – In oltre duecento nella Sala Consiliare, nonostante l’orario infelice scelto per l’incontro, e diverse migliaia a casa lo avevamo detto che il sistema di accoglienza dei profughi a Gubbio presentava criticità evidenti.

Lo avevamo detto al prefetto Cannizzaro e lo avevamo detto al sindaco Stirati, “giallo senape” di fronte alla grande partecipazione popolare. Lo avevamo detto che, prima di accogliere altre quaranta persone, era necessario comprendere quale livello di integrazione avessero raggiunto le sessanta persone già ospitate a Gubbio.

La posizione di Stirati è stata netta: il sindaco ha riposto piena fiducia nelle associazioni “professioniste” dell’accoglienza, dalle quali lui si aspettava massima tutela in favore dei profughi. Di qualche giorno fa l’amara smentita: dieci persone scaricate come “sacchi” davanti ad un’abitazione privata nella zona di Madonna del Ponte, senza assistenza e senza accoglienza. Dieci persone stipate in un appartamento inadeguato, sotto il profilo degli spazi e dell’igiene.

Dicono che sia dovuto intervenire Stirati di persona per placare gli animi accesi, anche degli abitanti vicini. Il sindaco non ha potuto che prendere atto del menefreghismo delle associazioni che avevano scaricato, con i materassi in testa, dieci essere umani in un contesto privo di qualunque logica organizzativa.

È di ieri l’annuncio che il Comune di Gubbio ha vinto il bando SPRAR per l’accoglienza di quaranta nuove persone. Se questo è il “terreno” che si sta preparando per l’accoglienza, staranno freschi i nuovi profughi e staranno freschi i cittadini eugubini che si troveranno a convivere con il caos dell’organizzazione. Lo avevamo detto che ci sono di mezzo troppi soldi e troppi interessi, in mezzo ai quali il senso della solidarietà è appena “nebulizzato“.

Ci chiediamo se Stirati avrà l’umiltà di ammettere di aver affrontato con troppa leggerezza la questione profughi. L’episodio di Madonna del Ponte è un serio campanello di allarme. L’amministrazione comunale deve bloccare immediatamente nuovi arrivi e affrontare di petto la situazione delle persone già ospitate in città. Che, al momento, fanno i pali davanti ai supermercati.

Francesco GagliardiConsigliere comunale Centrodestra eugubino