Sulla tomba nella Cappella della Madonna Morena adiacente la Chiesa parrocchiale di San Martino in Colle, sono state e vengono a pregare tante persone da tutta Italia e anche dall’estero.

GUBBIO – Sono 8 i “fatti strani” che, secondo la gente, sarebbero riconducibili alla morte della piccola Sara Mariucci, la bimba deceduta a soli tre anni e mezzo in Calabria il 5 agosto del 2006, e sulla cui tomba nella Cappella della Madonna Morena adiacente la chiesa parrocchiale di San Martino in Colle, sono state e vengono a pregare tante persone da tutta Italia e anche dall’estero.

Foto Sara Mariucci

La Processione a San Martino in Colle

Morire in vacanza

Fu una scarica elettrica a fulminare il cuoricino di Sara mentre la bimba era a cavalcioni di un gioco elettronico nello stabilimento balneare “Stella Maris” di Villapiana in Calabria. Fu un incidente molto strano: la piccola (era in vacanza con la famiglia), per raccogliere un gettone, toccò inavvertitamente un cavo scoperto e rimase fulminata.

Per la sua morte sono state condannate la titolare dello stabilimento balneare Maria Concetta Ferraro e il titolare del gioco Alberto Groccia a 2 anni e 3 mesi per omicidio colposo (sul capo degli imputati anche altre 16 violazioni minori sul mancato rispetto delle normative in materia di sicurezza e di impiantistica) senza i benefici della condizionale.

La Corte d’Appello di Catanzaro (la famiglia Mariucci è difesa dall’avvocato Ubaldo Minelli) ha confermato la condanna. Ora i due per evitare il carcere sono ricorsi in Cassazione e a luglio si svolgerà l’udienza. All’epoca dei fatti Michele Mariucci, il padre della piccola, rimase gravemente ferito nel tentativo di salvarla.

Foto Sara Mariucci

La salma della piccola Sara Mariucci nella Chiesa di San Martino in Colle

La notte prima

Il primo “fatto strano“: la sera prima dell’incidente la bimba raccontò alla madre di aver sognato una signora sulle nuvole di nome Morena che la invitava a seguirla. Fu Anna, la mamma, a raccontarlo il giorno dei funerali: Con chi eri? “Con Mamma Morena“.

E chi è Mamma Morena? “L’altra mia mamma“. Ma com’è questa Mamma Morena? “E’ buonissima“. Più buona di Mamma Anna? ““. Davvero, sei sicura? ““. E di che colore ha i capelli? E gli occhi? “Castani come i miei“. Ma lasceresti mamma Anna per andare da Mamma Morena? Mi ha risposto: “Si“.

Il fiore bianco

Il nonno di Sara, Palmiro, racconta: “Qualche settimana dopo la morte di Sara, era la fine di agosto, mi sono accorto che nel mio uliveto era nato uno strano fiore di colore bianco, mai visto prima.

L’ho fatto analizzare all’istituto di Botanica dell’Università di Perugia: era uno stramonio, originario del Sudamerica, molto comune in Bolivia dove si venera la Madonna Morena, la mamma più buona. Da quella volta ogni anno nel nostro uliveto fiorisce il fiore bianco di Sara“.

Foto Mamma Anna

Mamma Anna

Le foto misteriose

Una foto, scattata da un professionista nella Chiesa di San Martino in Colle, ritrae mamma Anna con in mano il santino di Sara. La donna era contraria a fare questa foto e si rivolse dentro di sé a Sara dicendole: “La mamma non vuol fare questa foto, pensaci tu“.

Il fotografo dopo aver scattato la foto si accorge subito che l’immagine della piccola è in negativo, come una Sindone. Stampando tutto in negativo, Sara torna ad essere a colori. Una cosa “inspiegabile“, anche per gli esperti della Scientifica che hanno “vivisezionato” le foto ed hanno escluso trucchi o fotomontaggi.

Mamme disperate

Una donna di Gubbio e una di Padova, in stato interessante e malate gravemente tanto da doversi sottoporre a terapie con farmaci fortissimi, secondo i medici devono abortire. Entrambe, disperate, vengono a conoscere la storia e si recano a pregare sulla tomba della bambina. Entrambe portano a compimento la gravidanza, entrambe diventano mamme.

Foto Mamma Anna

Mamma Anna in negativo

Il prete malato

Un giovane sacerdote del Congo, studente a Roma e ospite di una parrocchia della periferia eugubina, viene ricoverato al Silvestrini in pericolo di vita. Il vescovo Ceccobelli, va a trovarlo e gli regala un ricordino di Sara. Il sacerdote lo bacia e lo mette sotto il cuscino. Adesso è guarito.

Bimba inoperabile

Una bimba, malata di un tumore al cervello, vede pochissimo e per i medici non ha scampo anche perché operandola può finire su una sedia a rotelle o rimanere sotto i ferri. Dopo una preghiera sulla tomba di Sara la bimba viene operata: il chirurgo rivela di aver avuto la sensazione che la sua mano fosse stata guidata. La bimba è guarita, va a scuola ed è tra le più brave.

Luana in preghiera

Luana Cavazza, 41 anni di Latina, affetta da ependimoma, un tumore maligno nella zona cervicale, due giorni prima di sottoporsi all’ultimo esame per essere operata, invitata da un’amica prega sulla tomba di Sara. Due giorni la risposta della risonanza: guarita. I medici certificano “una guarigione scientificamente inspiegabile“.

Foto Sara Mariucci

Il Palloncino

Il vescovo testimone

Il vescovo Mario Ceccobelli è testimone di un altro fatto strano avvenuto a San Martino in Colle dopo una messa per le anime dei bambini defunti: “Tra tanti palloncini lanciati in cielo uno, di colore bianco, si ferma e discende accanto alla statua della Madonna e poi vicino a un ulivo caro alla piccola Sara dove rimane sospeso per tre giorni“.

Riposa con Mamma Morena

Il corpo della piccola Sara Mariucci è stato traslato dal cimitero di San Martino in Colle fino alla cappella dedicata alla Madonna Morena, nella sacrestia della chiesa parrocchiale.

Ora riposa accanto alla sua “Mamma Morena” nel sarcofago di pietra scolpito dall’artista eugubino Luca Grilli e benedetto dal vescovo e da padre Francesco Ferrari, il parroco francescano incaricato da monsignor Ceccobelli di raccogliere tute le notizie, le testimonianze, i fatti inspiegabili collegati a Sara. Quel fascicolo è ancora segreto. Forse lo resterà per sempre.

Euro Grilli – Fotografie Cronaca Eugubina ed Euro Grilli