Anticipare l’Alzatella in via Baldassini: ora l’Ente depositario della Festa è in attesa di risposte ufficiali

GUBBIO – La proposta è quella di allungare il percorso della Corsa dei Ceri anticipando l’Alzatella in via Baldassini, all’altezza degli Arconi del palazzo dei Consoli. L’ha formulata ormai da qualche settimana, l’Università dei Muratori, Scalpellini e Arti congeneri “Innocenzo Migliarini” e l’ha messa nero su bianco in un documento al vaglio della città.

Le Famiglie ceraiole

Le tre Famiglie ceraiole dei santubaldari, sangiorgiari e santantoniari l’hanno analizzata, discussa nelle rispettive taverne e hanno preso posizione. Altre realtà ne hanno discusso. Ora l’Ente depositario della Festa è in attesa di risposte ufficiali. Ma è evidente che se questo progetto per mille ragioni e per mille motivi, non dovesse rispondere al principio fondamentale da cui era nato, e cioè quello di unire ancora di più gli eugubini, potrebbe decidere di ritirare tutto.

Il documento ufficiale

Nel documento ufficiale era detto a chiare note che: “La Festa non è mai stata un rito aderente a un testo scritto da secoli, ma un divenire continuo, dove i tratti salienti hanno mantenuto il carattere della inalterabilità, ma oltre a questi si è fusa nella vita” e che “se è così, e se ribadiamo il dovere di custodirla con gelosia e passione, noi non vorremmo rinunciare però alla possibilità di migliorarla prudentemente, perché il fare meglio è comunque un dovere“.

Ed era poi precisato che “non si tratta di una modifica stravolgente del percorso e tutti sanno che esso ha già subito in passato vari cambiamenti, perché coloro che ci hanno preceduto non hanno esitato a farlo, pur motivandolo bene, ma mantenendo come riferimento l’omaggio devozionale verso il patrono Sant’Ubaldo. Confidiamo pertanto nella condivisione della proposta animata solo dall’intento di migliorare ciò che costituisce il nostro più prezioso patrimonio di memoria, cultura e folclore“.

Unire, non dividere

E’ evidente che lo spirito dell’iniziativa dell’Università dei Muratori, Scalpellini e Arti congeneri “Innocenzo Migliarini” è proprio quello di unire e non di dividere, e da qui (come detto) l’ipotesi che nel caso non dovesse essere condivisa da tutti, non si arriverebbe mai a una imposizione. Rimarrebbe tutto così come è ora, e magari avendo più tempo a disposizione se ne potrebbe riparlare il prossimo anno, o negli anni a venire.

Una cosa è certa: custodire gelosamente le proprie tradizioni salvaguardandole dalle contaminazioni è un sacrosanto dovere di tutti gli eugubini, così come favorire iniziative mirate a migliorare e impreziosire il proprio patrimonio storico, artistico, culturale, folkloristico e di memoria. E la Festa dei Ceri, in tal senso, è il tesoro più prezioso per tutta l’eugubinità.

Euro Grilli

Fotografia di copertina Festa dei Ceri 1913 di Archivio storico Rossi Photostudio