Monsignor Mario Ceccobelli: La Chiesa ha riconosciuto nel vescovo Ubaldo un modello da offrire a tutto il popolo

GUBBIO – Stamane, alle ore 11 all’interno della Basilica di Sant’Ubaldo, si è tenuta la Santa Messa per la canonizzazione dal Santo Patrono Sant’Ubaldo e la cerimonia per l’investitura del Capodieci di Sant’Ubaldo Stefano Rossi per la Festa dei Ceri 2016.

Foto Monsignor Mario Ceccobelli

Monsignor Mario Ceccobelli

Queste di seguito le parole del Vescovo Mario Ceccobelli: “Siate misericordiosi come lo è il Padre nostro che è nei cieli.  Oggi ricordiamo Ubaldo che la chiesa ha proclamato santo nel 1192, con la bolla di Celestino III. La chiesa ha riconosciuto nel vescovo Ubaldo un modello da offrire a tutto il popolo.  Un modello per Pietro, per me e per tutti i nostri successori. La chiesa proclama persone sante quando nella vita hanno vissuto in maniera eroica le virtù cristiane. 

I santi sono i figli riusciti della chiesa, sono quelli che la chiesa mostra come esemplari e si gloria di essi.  Non sono solo modelli ma mediatori di grazia per noi, perché l’obiettivo di diventare santi è di ogni cristiano. Saluto il sindaco e le autorità civili, militari e ceraiole, vi invito a vivere questo momento con la luce della fede. 

Foto Canonizzazione di Sant'Ubaldo

I Capodieci per la Festa dei Ceri 2016

Quello che dico io di Ubaldo lo ha detto lui stesso di altri santi, ed è questo il messaggio della chiesa. Con questo desiderio di essere con Ubaldo gli chiediamo di diventare mediatore di grazia”.

Dopo la lettura del Vangelo, il Vescovo Mario Ceccobelli ha tenuto l’Omelia: “Questa parola proclamata dalla Chiesa ogni domenica è la parola di Dio per noi. La parabola raccontata oggi è famosissima (il figliol prodigo ndr), ma vorrei farvi capire che i protagonisti di essa siamo noi. 

L’uomo si pone delle domande, guarda il cielo e l’orizzonte e si domanda quanto può essere bravo chi ha creato tutto questo.

Foto Canonizzazione di Sant'Ubaldo 2016

Il sindaco Stirati e altre autorità presenti in Basilica

Nella pienezza del tempo Dio ha rivelato se stesso, ed oggi parla attraverso suo figlio. Nel racconto del Vangelo troviamo due figli che vivono col padre, e a un certo momento uno dei due decide di partire, per diventare indipendente. E dopo aver sperperato i suoi beni arriverà a fare il guardiano dei porci e a pentirsi del suo gesto.

Questo vuol dire allontanarsi da Dio, con l’uomo che lo ritiene ingombrante e si allontana da lui. Il figlio aveva nostalgia del padre, e allora fa il buon proposito di tornare umilmente.

Qui è la meraviglia, la sorpresa che il padre gli corre incontro e lo bacia, senza rimproverarlo. Ogni uomo che torna è accolto dal Padre come figlio amato, e lui gli restituisce la dignità. Dio è un padre che attende i suoi figli, non li minaccia ma fa festa.

Foto Matteo Battistelli

Il Capodieci Matteo Battistelli

L’altro figlio invece rimane indignato per la misericordia del Padre, lo considera un padrone ma non è così. Lui ha un cuore che ama, e questo lo ricordava anche Sant’Ubaldo con le prediche ai suoi figli, che non erano migliori di voi.

Nella bolla di canonizzazione Celestino III scrisse: ‘Pio e giusto, dopo la morte meritò di essere stimato per i miracoli che compiva. Rinnoviate lo spirito della vostra mente e siate più zelanti nel rispetto di Dio. Al 16 di maggio cerchiate con premura che la vostra comunità sia realmente migliorata’.

Concludo con queste parole di don Angelo al centenario della sua morte: Il culmine dell’emozione si raggiunge quando il corpo di Ubaldo venne sollevato in alto per essere sepolto, il tumulto indescrivibile dei singhiozzi violenti e dei pugni chiusi in senso di pentimento si concluse tutto in una grande invocazione: Ubaldo, proteggi questa città, difendi la tua chiesa”.

Foto Canonizzazione di Sant'Ubaldo 2016

I tre Capodieci in Basilica

Dopo la cerimonia della Santa Messa si è proceduti con la premiazione dei Capitani e dei Capodieci, conclusa con l’assegnazione da parte del Presidente della Famiglia dei Santubaldari Avv. Ubaldo Minelli a Stefano Rossi del simbolo del Capodieci, con il quale prende ufficialmente la successione del precedente Capodieci.

Emanuele GrilliFotografie Cronaca Eugubina