“La Sfinge, l’Elmo ed il Libro” la nuova opera di Luca Baldelli. L’autore: “Uno studio incentrato sul calco in gesso dello stipite della Porta della Guerra del Palazzo ducale di Urbino, opera di Gaetano Corbucci risalente al 1872 ed ospitata presso la Gipsoteca del Liceo Artistico Statale di Firenze.
Un’opera che “scuote”, che fa discutere, che non ripete schemi logori, ma apre nuove strade: la può leggere ed apprezzare lo studioso così come il curioso, per la chiarezza espositiva ed il ricco apparato di note esplicative e riferimenti bibliografico sitografici presenti“. 

GUBBIO – “La Sfinge, l’Elmo ed il Libro”, questo il titolo della mia nuova opera, disponibile per chiunque la richieda. E’ un lavoro che prende le mosse dalla Mostra su Federico da Montefeltro presso il Museo civico di Gubbio a Palazzo dei Consoli, il Museo diocesano ed il Museo di Palazzo ducale.

Una Mostra ricca e variegata che invito a visitare e che rappresenta una panoramica completa sulla personalità, la vita e le imprese di Federico Duca. Lo studio (44 pagine, con 12 immagini a colori e 3 in bianco e nero) è incentrato sul calco in gesso dello stipite della Porta della Guerra del Palazzo ducale di Urbino, opera di Gaetano Corbucci risalente al 1872 ed ospitata presso la Gipsoteca del Liceo Artistico Statale di Firenze.

Corbucci ricreò la forma e la sostanza dell’originale, concepito, scolpito e plasmato dalla fine sensibilità artistica di Ambrogio Barocci, attivo nel XV secolo ad Urbino ed in altri importanti centri dell’Italia mediana; nel far questo, il Corbucci mantenne intatta la forza psicagogica dei simboli, degli emblemi e delle decorazioni dell’opera primigenia.

Proprio su questa ricca messe di simbologie si impernia la mia ricerca e la mia riflessione, con notazioni inedite ed ipotesi che abbracciano vasti campi, dal significato delle figure delle armi, dei libri, degli scudi, del bastone del comando fino a congetture mai osate da altri su agganci fra mondo feltresco e mondo illirico – balcanico, a partire non da mere suggestioni, ma da evidenze e tracce di natura araldica, artistica, toponomastica, linguistico etimologica.

Dal dettaglio all’insieme, insomma, lungo i sentieri dell’arte figurativa, della storia, della filosofia, della teologia e della metafisica, sentieri la cui complementarietà il settorialismo malato della moderna scienza e cultura, tutto incentrato su “specializzazioni” e “competenze” senza alcun senso se concepite a se’ stanti, a compartimenti stagni, ha preteso rimuovere, salvo riscontrarne, ogni volta, l’irriducibile pervasività rispetto ad ogni ambito indagato.

Un’opera che “scuote”, che fa discutere, che non ripete schemi logori, ma apre nuove strade: la può leggere ed apprezzare lo studioso così come il curioso, per la chiarezza espositiva ed il ricco apparato di note esplicative e riferimenti bibliografico sitografici presenti.

Un ringraziamento non formale e non rituale va a tutte le autorità competenti interpellate, dalle Soprintendenze all’Istituto scolastico depositario dell’opera, le quali hanno dimostrato concretamente, e non a parole, disponibilità, cortesia e vivo interesse per le richieste del sottoscritto.

L’opera è disponibile contattando l’autore via mail (luca.baldellidk78@gmail.com) o sul profilo Facebook, oppure ancora al numero 335.67.57.665.

Luca Baldelli