La Galleria della Contessa è di nuovo illuminata, mentre a San Bartolomeo manca ancora la corrente elettrica. Qui la piena del Burano ha avuto due passaggi: il primo alle ore 18 e il secondo più intenso alle ore 22. Numerosi i danni alle strutture private e alle attività del posto. 

Il torrente Burano a San Bartolomeo

Gianluca Naticchi, titolare del Ristorante San Bartolomeo e dell’agriturismo Serendipity, che da una vita lavora tra Umbria e Marche, parla di 100 mila euro di danni subiti. “Abbiamo ricevuto tante telefonate di solidarietà da conoscenti e clienti, ma questa volta ripartire è dura“. 

GUBBIO – Oltrepassata la Galleria della Contessa, che è di nuovo illuminata, i segni della devastazione dell’alluvione che giovedì pomeriggio per due ore ha flagellato la Contessa, San Bartolomeo e l’entroterra pesarese, sono evidentissimi.

A Cantiano in particolare, è caduta una quantità enorme di pioggia che il Sindaco Piccini ha definito “bomba d’acqua“, chiudendo fino a nuova comunicazione, tutte le Scuole del territorio comunale.

Da ieri sera quando c’è stata l’esondazione del torrente Burano, le strade Flaminia e Contessa sono chiuse, con continui sopralluoghi di Polizia di Stato e tecnici Anas a Pontericcioli, per verificare la possibilità di riaprire la viabilità tra Umbria e Marche.

Ingenti i danni subiti dalle abitazioni private e dalle attività commerciali. A San Bartolomeo la furia delle acque del Burano ha distrutto un casamento rurale, le cui mura sono depositate nel letto del fiume. I cittadini raccontano che nel momento di massima piena il torrente è arrivato sul ponte con quasi 6 metri di acqua.

Sono stati divelti completamente i fili della corrente elettrica e le cancellate di ingresso delle abitazioni. Un’abitazione è stata danneggiata nella struttura muraria mentre un casamento rurale è stato distrutto dalla furia delle acque.

Il Ristorante San Bartolomeo devastato dalla piena

Gianluca Naticchi, titolare del Ristorante San Bartolomeo e dell’agriturismo Serendipity, che lavora da una vita tra Umbria e Marche con le sue attività, racconta al nostro giornale i momenti terribili dell’alluvione: “Il torrente Burano ha iniziato a esondare verso le ore 18 e ci siamo subito allagati. Ma la piena vera e propria è arrivata alle ore 22, in quel momento ho avuto paura che l’acqua potesse entrare anche nella sala Ristorante e rovinare tutto, invece, fortunatamente, si è arrestata sull’ultimo gradino delle scale. 

Io credo che abbiamo avuto circa 4 metri di acqua in casa. Una cosa del genere non era mai successa, a memoria non mi ricordo una devastazione simile a quella di giovedì.

Quattro Famiglie provenienti da Calcinelli, che avevano cenato da noi, si sono fermate a dormire nel parcheggio perchè sono rimaste bloccate. Abbiamo fatto da tramite con i figli che chiamavano per avere notizie dei genitori, spaventati dalle notizie su quello che stava succedendo a Cantiano”.

Danneggiamenti del torrente Burano a San Bartolomeo

Gianluca, è riuscito a fare un primo inventario dei danni subiti?

Ho subito circa 100 mila euro di danni per entrambe le attività. L’acqua ha distrutto tutto: la piena del torrente Burano ci è penetrata nei magazzini e ha rovinato tutto, e ha lasciato un mare di fango.

Abbiamo subito il danneggiamento della centrale termica, del generatore di corrente, delle lavatrici industriali, oltre al fatto che l’acqua si è portata via tutta la riserva di vini del Ristorante, sei congelatori pieni di derrate alimentari, con danni alle fogne e alle lampade ultraviolette“.

Che cosa si sente di dire al momento su ciò che è successo?

Forse serviva maggiore prevenzione. Ora speriamo che il Comune di Gubbio chieda e ottenga la calamità naturale come Cantiano. Abbiamo ricevuto tante telefonate di persone e clienti che ci hanno testimoniato la loro vicinanza, però devo dire che questa volta ripartire sarà dura“.

Nei momenti concitati dell’alluvione, i figli di Gianluca Naticchi, sono riusciti a salvare un cagnolino che era rimasto intrappolato nei garage dove stava penetrando l’acqua. Michele uno dei figli di Gianluca lo ha afferrato a suo pericolo, appena prima che arrivasse la piena del Burano e l’ha tratto in salvo. Un gesto di grande umanità che andava raccontato.

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Francesco CaparrucciFotografie Cronaca Eugubina