“Con alcuni di noi hai iniziato questo viaggio cinquant’anni fa condividendo tutta una vita sulla scena, a tutti gli altri ci hai visto crescere in questa Compagnia che sa essere per tutti, anche e soprattutto grazie a te, una seconda grande famiglia“.

Giuliano Traversini
“Sul palco hai sempre portato la tua ironia, il tuo essere un animale da palcoscenico, genio dell’improvvisazione, capocomico di natura, attore per vocazione”.
GUBBIO – L’Associazione Compagnia Teatro della Fama vuole rendere omaggio all’amico, maestro, artista e socio fondatore Giuliano Traversini con queste parole e con un video:
“Ci siamo presi del tempo per capire cosa dire, per riordinare i pensieri, per mettere via il dolore che la tua morte ci ha fatto crollare addosso.
Fino ad oggi è sempre stato impossibile legare il pensiero di te alle lacrime, tu che ci hai sempre fatto ridere, tu che ci insegnavi a sorvolare con leggerezza sulle cose, tu che ci lasciavi sempre con l’ultima barzelletta prima di andare via, tu che ci spronavi ad inseguire i nostri sogni, come hai detto nell’ultima lettera che ci hai scritto.
Eh sì, perché spesso prima di uno spettacolo passavi nei camerini per salutarci e consegnarci una lettera o un ultimo consiglio che ti eri appuntato la sera delle generali sul tuo prezioso taccuino.
Guida, amico, maestro, detentore della memoria storica dell’associazione che hai contribuito a fondare nel 1985, spinto, insieme ai tuoi compagni di palcoscenico, dalla voglia di costruire un luogo che potesse essere sede di formazione, di sperimentazione teatrale e punto di riferimento per i giovani della città che avessero voluto coltivare la passione per il Teatro.
Nel ricoprire il ruolo di presidente dell’associazione dalla metà degli anni ’90 fino al 2014 hai sempre perseguito l’obiettivo di creare una rete culturale caratterizzata da un forte legame con il territorio, puntando molto sulla formazione dei più giovani per tramandare la storia, le tradizioni eugubine di cui eri conoscitore appassionato alle nuove generazioni attraverso l’arte teatrale.

Giuliano Traversini in scena
Sul palco hai sempre portato la tua ironia, il tuo essere un animale da palcoscenico, genio dell’improvvisazione, capocomico di natura, attore per vocazione.
Ma il sipario non si chiude qui perché il nostro luogo è il palcoscenico e lì si è immortali. E immortale è la tua presenza, quello che di te hai lasciato in ognuno di noi.
Ci dicevi di rubare con gli occhi e nei nostri occhi è impresso ogni tuo gesto, ogni espressione, quel sopracciglio alzato, quel ghigno alla Jack Nicholson, così come nelle nostre orecchie risuona quel “ve vojo bene” che precedeva ogni saluto.
Con alcuni di noi hai iniziato questo viaggio cinquant’anni fa condividendo tutta una vita sulla scena, a tutti gli altri ci hai visto crescere in questa Compagnia che sa essere per tutti, anche e soprattutto grazie a te, una seconda grande famiglia. Continueremo ad abitare quelle tavole di legno, a cercarti tra le battute improvvisate, a sentirti ad ogni apertura di sipario.
Lì torneremo sempre, insieme, lì dove si è immortali… è solo l’ennesimo inchino”.
La tua Compagnia.