Il Presidente di Confprofessioni Umbria spiega la situazione economica fra aspettative, spettro della recessione tecnica e PNRR. “Per alcune aziende locali si prospetta la cassa integrazione o la chiusura”.

Il Dr. Roberto Tanganelli

L’aumento non controllato del prezzo dell’energia è uno di quelli più consistenti e più difficili da gestire, le bollette che si sono in alcuni casi quadruplicate tagliano l’operatività e la marginalità alle imprese con azzeramento degli utili“.

GUBBIO – I dati trionfali con cui si è concluso l’anno 2021 facevano ben sperare in un 2022 di rilancio pieno e così è stato per i primi mesi. Ci eravamo illusi di avere lasciato alle spalle le macerie provocate dalla pandemia e quindi pronti a riprendere la crescita e riportare i livelli produttivi ad una soglia accettabile tanto da arrivare ad aprile ad una ripresa piena.

Dobbiamo invece prendere atto che tutto era un’illusione e che i risultati auspicati sono rimandati a metà del 2023 con la conseguenza dello spettro della recessione. Sicuramente il conflitto in Ucraina è stato un ulteriore fattore che ha inciso fortemente sulla ripresa.

La recessione tecnica

Il nostro governo sta prendendo atto che il primo trimestre di questo anno la crescita sarà negativa dello 0,5%, ammettendo la possibilità di una recessione tecnica (due trimestri consecutivi in rosso), lasciando spazio a un moderato ottimismo per la seconda metà dell’anno, attestando al termine del 2022 una crescita del 2,9%.

I rincari

Analizzando le difficoltà a cui le imprese devono andare incontro possiamo affermare che l’aumento non controllato del prezzo dell’energia è uno di quelli più consistenti e più difficili da gestire, le bollette che si sono in alcuni casi quadruplicate tagliano l’operatività e la marginalità alle imprese con azzeramento degli utili. Questa situazione ha messo in ginocchio molte aziende anche del territorio che dell’energia non possono fare a meno e quindi ecco lo spettro della cassa integrazione prima e delle chiusure poi.

Cronaca Eugubina n.230

Artigiani e autotrasportatori

Ma la situazione non va meglio per piccoli artigiani come ad esempio panettieri o ceramisti o nel settore commercio gestori di Bar, Ristoranti, Alberghi che si sono visti recapitare fatture per luce e gas il cui importo azzera la marginalità del guadagno.

Un altro settore che è molto presente sul nostro territorio è quello relativo all’autotrasporto che causa il rincaro del gasolio, ora leggermente calmierato, si trovano nella difficile situazione di decidere se viaggiare o lasciare il mezzo fermo.

Il PNRR

Interventi netti devono essere perpetrati dallo Stato con politiche concrete ed urgenti a favore delle imprese, consapevoli che il Bilancio dello Stato ha già visto degli scostamenti per far fronte alla crisi economica derivante dalla pandemia.

In tutto questo grandi aspettative vengono date dal PNRR (piano nazionale di ripresa e resilienza) che ha lo scopo di fungere da acceleratore della nostra economia e superare alcune carenze storiche della regione. Ad oggi risultano finanziati nella nostra Regione ben 39 progetti.

Cronaca Eugubina n.230: https://www.yumpu.com/it/document/read/66701926/cronaca-eugubina-n230

Dottor Roberto Tanganelli