La comunità ortodossa e ucraina di Gubbio si è ritrovata questa mattina presso la Chiesa San Giorgio grande martire in Viale del Teatro Romano, largo Pentapoli, per pregare per la pace.

Nicolae Dragutan a Gubbio

Padre Nicolae Dragutan: “C’è grande preoccupazione soprattutto per i familiari che vivono in Ucraina. Mi hanno chiamato al telefono anche i miei genitori dalla Moldavia del nord, e mi hanno detto di aver sentito colpi di artiglieria ed esplosioni oltre il confine”.

GUBBIO – Questa mattina (giovedì 24 febbraio) alle ore 4 è iniziata l’offensiva militare Russa in Ucraina, che la diplomazia internazionale non è riuscita a fermare.

I principali canali d’informazione mondiali parlano di un’operazione militare su vasta scala, che interesserebbe regioni differenti e lontane dell’Ucraina con esplosioni anche a Kiev.

Enorme la preoccupazione della comunità ucraina che vive a Gubbio per quello che sta succedendo nel Paese di origine. Questa mattina alcune famiglie ucraine di Gubbio hanno parlato con i propri cari in Ucraina, e hanno saputo che si sono dovuti rifugiare nei sotterranei per il pericolo di bombardamenti.

La Chiesa Ortodossa di Gubbio fa parte dell’Arcidiocesi ortodossa d’Italia e Malta, sottostante il Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli ed è presente sul territorio eugubino dal 2007.

A questo proposito, il responsabile della Chiesa Ortodossa di Gubbio Padre Nicolae Dragutan al nostro giornale racconta: “Già ieri parlavamo di una possibile guerra in Ucraina con alcune famiglie ucraine che vivono a Gubbio. Da parte loro, ma anche da parte di tutti noi, c’è molta preoccupazione per quello che sta succedendo.

Pensano ai loro cari in Ucraina e stanno pregando per loro. Tutti noi già questa mattina, ci siamo ritrovati alla Chiesa San Giorgio grande martire in Viale del Teatro Romano, largo Pentapoli, per una preghiera per la pace.

Mi hanno telefonato dalla Moldavia del nord i miei genitori, e mi hanno detto che già da questa notte hanno cominciato a sentire i primi colpi di artiglieria al confine.

C’è molta preoccupazione a Gubbio tra la comunità ucraina e ortodossa, formata da un centinaio di persone tra uomini, donne, famiglie con bambini. Al momento nessuno è partito da Gubbio per tornare in Ucraina“.

Francesco CaparrucciFotografie Cronaca Eugubina