Il titolare unico di Punto Sicurezza, al nostro giornale spiega: “Si spera che con la primavera potremmo voltare pagina, e archiviare tra i ricordi bui le sirene delle ambulanze, le immagini degli intubati e le lunghe file a fare la spesa o il tampone”. 

Samuele Minelli

La criticità maggiore che si riscontra al momento è senza dubbio il forte incremento dei costi di produzione e del lavoro in generale dovuto all’aumento a dir poco spropositato delle materie prime

GUBBIO – Il momento è difficile, sia per l’emergenza sanitaria che induce il Governo ad adottare misure restrittive che hanno forti ripercussioni sulla vita di tutti i giorni, sia per la crisi economica dovuta all’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime, con costi alle stelle per aziende e attività soprattutto per i trasporti e i carburanti.

Di tutto questo e del significato più profondo del lavoro a Gubbio, abbiamo parlato oggi (venerdì 4 febbraio) con Samuele Minelli, titolare di Punto Sicurezza.

Samuele spiega: “Dal confronto quotidiano con imprenditori che operano sui più diversificati settori posso desumere che il comune denominatore è la volontà di tornare a lavorare in una situazione di normalità”. 

A suo avviso, quanto sta incidendo di nuovo sull’economia locale l’emergenza sanitaria?

Queste nuove restrizioni giuoco forza vanno ad incidere direttamente su alcune aziende e indirettamente su altre. La criticità maggiore che si riscontra al momento è senza dubbio il forte incremento dei costi di produzione e del lavoro in generale dovuto all’aumento a dir poco spropositato delle materie prime”.

Di quali provvedimenti ci sarebbe bisogno, dal punto di vista delle decisioni politiche ed economiche, per rilanciare l’economia e il turismo a livello locale?

Domanda difficile. Si spera che con la primavera potremmo voltare pagina, e archiviare tra i ricordi bui le sirene delle ambulanze, le immagini degli intubati e le lunghe file a fare la spesa o il tampone.

Da parte delle Istituzioni sarebbe opportuno limitare e smentire le tante ‘fake news’ che purtroppo girano sui social e sui nuovi canali d’informazione che sono fuorvianti per l’intera collettività e si ripercuotono anche nel mondo del lavoro, soprattutto sul turismo, andando ad aggravare una situazione già di per se pesante a causa delle restrizioni poste in essere.

La campagna di immunizzazione sta procedendo abbastanza bene anche nella nostra città e visto il calo dei ricoveri, delle terapie intensive e soprattutto dei decessi, credo e spero che il momento in cui si passerà dal ‘combattere il virus’ al ‘convivere con esso’ non sia lontano”.

Francesco Caparrucci